L’Università della terza età propone, in esclusiva per gli associati, il documentario dei fratelli Panzera “Scadinavian Mountains: sulle strade più alte e spettacolari della Scandinavia” che verrà proiettato lunedì 27 (prima parte) e giovedì 30 (seconda parte) al cinema Monviso, alle ore 15,30.
“Con questa traversata, lunga 2.494 chilometri, con il superamento di 50.000 metri di dislivello in salita, ho scritto un nuovo ed importante capitolo del mio progetto ‘Pedalando tra le aquile’, iniziato nel 2019, che mi ha portato ad attraversare i più importanti gruppi montuosi europei e, come ambasciatore del cicloturismo cuneese, a portare con fierezza il nome della Città di Cuneo in ogni luogo che ho attraversato.
Devo ringraziare di cuore i miei compagni di viaggio: la famiglia Merlo, l’Atl del Cuneese, la Cbt Italia, la Thor di Busca, Cuneo Città alpina e tutti i media che mi assistono nel progetto”.
Il documentarista del cuneese Giovanni Panzera, in sella ad una bici Gravel Cbt Italia con carrello al seguito, insieme al fratello Teresio, regista e realizzatore delle immagini e delle fotografe, presenta il documentario «Scandinavian Mountains - sulle strade più alte e spettacolari della Scandinavia», la nuova avventura affrontata nell’estate 2024.
“Purtroppo il meteo non è stato molto amico, sulla bici ho preso veramente tanta acqua, ma ciò che mi è rimasto particolarmente impresso negli occhi e nel cuore sono gli immensi altipiani, desertici e battuti continuamente dal vento, dove non crescono alberi, così, per centinaia di km: se non si amasse profondamente la natura, potrebbero anche fare un po’ paura”.
Dopo la Flatruet (la strada più alta della Svezia), la Muotkatakka (quella più alta della Finlandia) e la Sognefjellet (la più alta della Norvegia e anche del Nord Europa), Giovanni Panzera ha raggiunto Capo Nord, «il luogo dove termina ogni lembo di terra e l’orizzonte si perde nel Mar Glaciale Artico».
Continue e ripide salite e discese con un vento contrario oltre i 40-50 km orari, che hanno abbassato la temperatura.
“Ad accompagnarmi c’erano le renne, a loro agio in queste terre. Raggiungere Capo Nord quest’anno ha avuto un significato particolare - spiega Teresio Panzera - in quanto 360 anni fa, don Francesco Negri, sacerdote, naturalista e viaggiatore, fu il primo europeo non scandinavo ad arrivarci, dopo un viaggio in solitaria durato 2 anni, era la metà del ‘600.
Celebrare tutto questo è stato uno dei simboli di questo viaggio nelle terre del Grande Nord”.
Il viaggio di Giovanni Panzera sulla bici è proseguito con la discesa da Capo Nord verso Tromso, «la Porta dell’Artico famosa per l’aurora boreale e luogo dipartenza delle spedizioni polari di Nansen e Amundsen».