Il Caffè sociale è un presidio per la comunità e va preservato.
Questo il focus dell’incontro pubblico che si è tenuto ieri sera, venerdì 24 gennaio, in una gremita Sala Scimè.
Il Caffè sociale, gestito dalla Cooperativa Franco Centro, è molto di più di un semplice locale: oltre ad offrire posti di lavoro - che con la sua crescita potrebbero aumentare - è un faro di sicurezza per i passeggeri che si trovano a frequentare la stazione, ma è anche luogo di cultura e convivialità, grazie ai numerosi e variegati eventi che ospita nei diversi periodi dell'anno.
I monregalesi lo sanno? Forse non tutti. O meglio, tutti sanno che il Caffè Sociale esiste, ma non tutti ne riconoscono l'importanza per la collettività e la Città. L'obiettivo dell'incontro organizzato ieri sera era anche questo. Un aspetto che dai "locali" è poco percepito, ma invece è molto apprezzato da chi arriva da fuori Mondovì. Non a caso, nelle scorse settimane, abbiamo ricevuto e pubblicato la lettera di una signora di Sondrio che lo ha definito "un esempio di accoglienza, conoscenza e aggregazione" da imitare anche altrove (leggi qui).
Il locale ha aperto nel 2019, prima di quell'anno, lo ricorderanno in molti la stazione e dintorni erano spesso in cronaca per episodi spiacevoli e l'interno stesso della struttura ferroviaria veniva percepita davvero come poco sicura. Con la nascita della Cooperativa Franco Centro che nel tempo ha creato posti di lavoro e uno spazio accogliente e sicuro per viaggiatori e clienti, la situazione è migliorata.
“La cooperativa Franco Centro, che gestisce il Caffè sociale - hanno ricordato nel corso dell'incontro i soci fondatori - nasce dall’associazione MondoQui, in primis per dare una sede al sodalizio . Le ferrovie dello Stato, alcuni anni fa, avevano lanciato il bando “500 stazioni” per dare spazio agli enti del terzo settore, per questo motivo il “Caffè sociale” è qui. Dopo aver preso in gestione alcuni spazi, ci siamo resi conto così che il bar era abbandonato così ci siamo messi in gioco e dopo anni siamo diventati gestori come cooperativa. Grazie all'organizzazione di concerti, eventi, cene, presentazioni - che hanno richiesto un grande sforzo e incontrato anche numerose difficoltà - oggi Il Caffè sociale è un presidio per la convivialità, ma per continuare a crescere ha bisogno di tutti”.
Oggi il Caffè sociale dà lavoro a 6 dipendenti, cui si aggiungono 3 borse lavoro, di cui una permanente, con particolare riguardo all'inserimento nel mondo del lavoro alle persone svantaggiate o con fragilità. Un presidio importante anche per l'occupazione che, se aiutato a crescere, potrebbe generare nuove opportunità di inserimento.
"Nel 2023 e 2024 abbiamo ospitato oltre 50 eventi per anno - ha ricordato la presidente, Daniela Oggerino - e sono davvero tanti, tra questi la pastasciutta antifascista (che ha richiesto un bis, visto il numero di adesioni), ma anche appuntamenti con artisti locali e scrittori, presentazioni di libri e non solo. La nostra realtà collabora con molte associazioni e cooperative del territorio organizzando corsi di lingue, doposcuola e aiuto compiti e non solo. Dal giorno della sua apertura il Caffè Sociale è punto di incontro, di informazione e di sostegno sia ai viaggiatori che ai frequentatori abituali o saltuari; pone attenzione a ogni problema piccolo o grande; è luogo di ritrovo, dove è possibile ascoltare musica e conferenze, ammirare mostre di artisti, mangiare cibi sani in compagnia".
La parola è poi passata ai rappresentanti di alcune delle associazioni che operano costantemente al Caffè sociale, come MondoQui, Sgasà, Coop. Caracol, Emmaus, che hanno illustrato le diverse iniziative che propongono nei locali della stazione.
“Grazie a tutte le persone che lavorano con il Caffè sociale - ha detto il sindaco di Mondovì, Luca Robaldo, presente insieme al vice Gabriele Campora e al consigliere Cesare Morandini -. Un seme che è stato gettato ed è cresciuto nonostante le difficoltà. Si tratta di un presidio importante per la pervicacia, non è infatti semplice lavorare e operare in un contesto come quello degli scali ferroviari e proprio per questo siete una luce accesa per i pendolari, per i monregalesi ma anche per chi arriva da fuori perché date una bella immagine della nostra Città".
Alla serata è intervenuta anche la consigliera regionale Giulia Marro, che ha rimarcato l'importanza di presidi come quello di Mondovì per l'intero territorio.
Per chi volesse sostenere concretamente le iniziative del Caffè Sociale è possibile partecipare ai mercatini solidali dell’usato di Emmaus che si terranno nella giornata di oggi, sabato 25 gennaio a:
Boves: via Mellana, 55 ore 9-12/ 14-18
Cuneo: via Dronero, 6/A ore 15.30-19
Mondovì Breo: piazza San Pietro 1 ore 9.30-12.30/ 15-19