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Attualità | 24 gennaio 2025, 11:10

Ieri a Cuneo il primo appuntamento con gli "Stati generali dell'abitare"

L'incontro allo spazio Varco. Obiettivo: costruire per la città una nuova politica dell'abitare che abbracci tutti

Ieri a Cuneo il primo appuntamento con gli "Stati generali dell'abitare"

La città ha risposto numerosa alla chiamata del Comune, che ha dato ieri il via ad un percorso tanto ambizioso quanto complesso sul tema della casa e dell’abitare, con il primo incontro pubblico degli “Stati generali dell’abitare”, tenutosi nel pomeriggio all’Auditorium di Spazio Varco, alla presenza di 150 partecipanti. L’obiettivo è arrivare a dare una risposta a un bisogno, quello della casa, che si sta facendo sempre più pressante e preoccupante e che non interessa solo le fasce più povere o in difficoltà economica, ma che ha le sue radici più profonde in una società che sta cambiando, senza che il sistema dell’abitare lo stia facendo allo stesso passo.

C’è un tema di infrastrutture da affrontare, ma c’è anche una questione di sistema dell’abitare da ripensare - ha detto la sindaca Patrizia Manassero aprendo i lavori. In un tempo in cui anche a livello europeo il tema della casa e dell’abitare sta occupando i decisori politici - occorre lavorare e prepararsi come comunità cittadina, sia per riuscire ad attrarre risorse europee nuove e dedicate al tema, sia per creare reti e nuovi partenariati per affrontare le problematiche in campo e costruire un nuovo sistema capace di rispondere a bisogni di una società in evoluzione”.


[L'intervento della sindaca Patrizia Manassero]

Occorre ridisegnare le geometrie del sistema casa: non partiamo da zero, lo sappiamo, ma c’è anche, ben chiara, da parte nostra, la consapevolezza della nostra non sufficiente capacità di rispondere al bisogno che sta crescendo e cambiando – ha spiegato il responsabile dell’Ufficio Nuove cittadinanze e Inclusione sociale del Comune di Cuneo, Ivan Biga -. La città ragiona e lo vuole fare con un approccio multifattoriale, con voci e da punti di vista diversi. E attenzione: non è detto che servano nuove soluzioni, possono andare forse bene anche quelle vecchie, ma vanno messe a sistema. Il senso di questo incontro è catalizzare la motivazione della città ad aderire a un percorso aperto a tutti: enti, associazioni, cittadini, stakeholder, privati e soggetti del territorio. La pubblica amministrazione in se stessa non basta più per rispondere alle esigenze sempre più complesse del territorio: occorre attivare una sussidiarietà orizzontale con il compito di portare a soluzione i bisogni”.

Per questo l’Amministrazione intende ragionare in chiave di sistema casa, mettendo sul tavolo anche i bisogni dei proprietari e non solo di chi una casa la cerca, nella consapevolezza che per ottenere la collaborazione di tutti è necessario che tutti siano tutelati e trovino risposte plausibili alle loro esigenze. Dalla sala, e dal dibattito che è scaturito intorno agli interventi degli esperti di KCity e Labins, è emerso l’interesse a costruire risposte mettendo insieme pubblico e privato. Ci sono temi che – come hanno mostrato i relatori - caratterizzano le città italiane in questo tempo, come l’aumento degli alloggi lasciati vuoti, la diffidenza dei proprietari, gli alti costi per la riqualificazione energetica, la difficoltà a trovare risposte considerate “sicure”, costi di locazione eccessivi rispetto ai redditi medi, soprattutto dei giovani e degli anziani.

Dopo il momento fondativo del percorso, il cammino continuerà attraverso 6 incontri, tra marzo e ottobre, in cui si entrerà nel concreto della mappatura della situazione reale e i suoi bisogni per costruire un sistema cittadino in grado di rispondervi. L’obiettivo dell’Amministrazione è di arrivare alla co-progettazione di interventi, servizi, strumenti abitativi e modelli, che compongano per Cuneo nuove politiche abitative.

comunicato stampa

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