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Sanità | 24 gennaio 2025, 17:25

Al Grattacielo della Regione Piemonte l'evento dell'AISM, Riboldi e Marrone: "Al fianco delle famiglie e dei malati"

Sono 140.000 le persone con Sclerosi Multipla in Italia: 10.000 in Piemonte, di cui 250 in Piemonte nuovi casi ogni anno

La Sclerosi Multipla (SM) colpisce oltre un milione di persone nel mondo ed è la più comune causa non traumatica di disabilità neurologica nel giovane adulto. Sono 140.000 le persone con SM in Italia, 10.000 in Piemonte. 3.600 nuovi casi all’anno in Italia, di cui 250 in Piemonte, quasi 1 al giorno. La diagnosi è tra i 20-40 anni, il rapporto è di 3 donne ogni uomo, l’85% dei casi ha un esordio con ricadute e remissioni, il 10/15% con una forma progressiva, il 10% in età infantile o adolescenziale. In Piemonte sono 23 i centri dedicati alla sclerosi multipla.

I dati sono stati presentati oggi nel corso di un evento organizzato dall’AISM nazionale al Grattacielo della Regione, in occasione della settimana nazionale della sclerosi multipla. Nel corso dell’incontro sono stati illustrati anche il barometro 2024 della malattia, l’agenda 2025 e la carta dei diritti.

La Regione è intervenuta con i saluti istituzionali degli assessori alla Sanità Federico Riboldi e alle Politiche sociali e all’integrazione sociosanitaria Maurizio Marrone.

«L’Assessorato alla Sanità e Azienda Zero sono impegnati nella predisposizione del Piano regionale con l’aggiornamento del documento sulla base delle evidenze scientifiche più recenti. È fondamentale la presa in carico del paziente dalla diagnosi alla riabilitazione, l’aggiornamento rispetto all’approccio terapeutico, il coinvolgimento delle associazioni di pazienti, lo sviluppo di indicatori che permettano di monitorare la corretta presa in carico. Dall’incontro di oggi sono emerse indicazioni utili e spunti interessanti» dichiara l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.

«La nuova riforma nazionale ha giustamente alzato grandi aspettative, ora dovremo fare anche noi la nostra parte per utilizzare al meglio le potenzialità regionali, a partire dalle Unità di valutazione sulla disabilità e dalle future Case di comunità. La sfida è infatti trasformarle in luoghi di reale integrazione socio sanitaria per concretizzare il piano di assistenza individuale in maniera partecipata, d’intesa con la persona e la famiglia. Se saremo in grado di cogliere appieno lo spirito nazionale della riforma, faremo un passo avanti sul tema dei diritti, garantendoli finalmente in concreto e non in astratto» dichiara l’assessore regionale alle Politiche sociali e all’integrazione sociosanitaria Maurizio Marrone.

comunicato stampa

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