Riceviamo e pubblichiamo il comunicato sottoscritto dai consiglieri comunali dei gruppi Insieme per Borgo, Realizziamo Insieme, La Torre.
Le ragioni delle divisioni all’interno della maggioranza non sono state chiarite nonostante un’ora di dibattito in Consiglio Comunale. Tra la Sindaca, la giunta e la consigliera Manassero (ex componente di maggioranza) non sono mancati addebiti reciproci. Una situazione che fa pensare che non tutto sia ancora stato detto e che possano seguire ulteriori code polemiche.
Come consiglieri di opposizione abbiamo sottolineato come le divisioni siano nocive al buon governo della Città e distolgono energie che dovrebbero essere meglio utilizzate.
I consiglieri Bassino e Agricola hanno espresso l’augurio che da tale situazione la maggioranza possa trarre insegnamento e aprirsi ad una maggiore disponibilità al confronto ed al dialogo in Consiglio, diversamente da quanto avvenuto nei primi due anni di vita amministrativa dal 2022 ad oggi.
La consigliera Giorda ha sollecitato la Sindaca e la maggioranza alla responsabilità di una guida unitaria e capace di accogliere le ragioni di tutti. Ha ricordato come la mancanza di fiducia abbia creato le divisioni del secondo mandato del sindaco Beretta, quando la stessa Robbione abbandonò la maggioranza per ragioni che non paiono dissimili da quelle sollevate dalla consigliera Manassero.
Il consigliere Varrone ha evidenziato come le divisioni oggi possono trovare spiegazione da un’aggregazione di persone che sotto il cappello della lista civica ha messo insieme esponenti di partiti sia di centro destra sia di centro sinistra. Un'alleanza nata più per essere “contro” che “per”: contro il biodigestore, contro la amministrazione Beretta della quale pure avevano fatto parte. Un’alleanza che si è inevitabilmente spezzata in occasione delle recenti elezioni provinciali quando i membri di maggioranza, non sostenendo la propria candidata Manassero, hanno votato in ordine sparso per le liste di centro destra e di centro sinistra. In tal modo ancora una volta Borgo San Dalmazzo non avrà alcun rappresentante nel Consiglio provinciale.
Varrone ha infine invitato il gruppo di maggioranza, al momento (dis)Uniti per Borgo, ad abbandonare i toni e gli atteggiamenti della campagna elettorale, (ormai lontana due anni e mezzo), per aprirsi ad un confronto rispettoso anche delle istanze delle minoranze.