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Agricoltura | 24 gennaio 2025, 07:11

Vino dealcolato, Ferrero (Consorzio Barolo Barbaresco): “Un tema da esplorare, ma con attenzione all’identità del prodotto”

Il direttore dell'ente di tutela condivide la sua visione sul dibattito attuale, toccando aspetti culturali, normativi e di mercato

L’argomento del vino dealcolato e il contesto normativo che circonda il consumo di alcol stanno animando il dibattito nel mondo del vino  nelle Langhe, nel Roero e nel Monferrato

L’argomento del vino dealcolato e il contesto normativo che circonda il consumo di alcol stanno animando il dibattito nel mondo del vino nelle Langhe, nel Roero e nel Monferrato

L’argomento del vino dealcolato e il contesto normativo che circonda il consumo di alcol stanno animando il dibattito nel mondo del vino  nelle Langhe, nel Roero e nel Monferrato. Andrea Ferrero, direttore del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, ha condiviso le sue riflessioni su un tema di grande attualità, che tocca aspetti culturali, commerciali e di identità.

“Non siamo contrari al vino dealcolato a priori, ma ci troviamo di fronte a un prodotto che deve essere gestito con estrema chiarezza. Se può essere utile a ridurre le giacenze o a soddisfare determinate mode di mercato, ben venga, purché si rispetti il consumatore attraverso una comunicazione trasparente. Oggi il vino deve riportare etichettature precise su calorie, valori nutrizionali e ingredienti, e lo stesso deve valere per i prodotti dealcolati”.


Ferrero sottolinea come il tema tocchi corde profonde, legate alla cultura enologica italiana: “Parlare di vino dealcolato è un po’ come discutere della bistecca vegana. Si tratta di un derivato, ma la denominazione stessa potrebbe creare confusione. Il vino, specialmente nelle nostre zone, è cultura e identità, e questo va preservato”. Tuttavia, il direttore rimane aperto all’innovazione, pur con un invito alla cautela: “Non possiamo demonizzarlo. È giusto sperimentare, ma con l’obiettivo di mantenere l’autenticità del prodotto e la riconoscibilità della nostra tradizione. Le mode, nel mondo del vino, spesso hanno vita breve”.

Le sfide del settore e l’inasprimento delle norme
Oltre al tema del vino dealcolato, Ferrero si è espresso sull’inasprimento delle norme relative al consumo di alcol, che includono sanzioni più severe. “Il vino sembra sotto attacco. Da un lato, ci sono le regole salutistiche e le iniziative per limitare il consumo, dall’altro una percezione sempre più orientata verso un consumo consapevole. Tuttavia, la nostra tipologia di vini non è pensata per un consumo di massa e si fonda su un approccio culturale e moderato”. Ferrero suggerisce un approccio pragmatico anche su questo fronte: “Servirebbe maggiore informazione. Ad esempio, sarebbe interessante dotarsi di un etilometro per capire come reagisce il corpo al consumo moderato di vino durante i pasti. Spesso c’è molta confusione su questi aspetti.”. La conclusione è  semplice e diretta: “Il nostro impegno rimane quello di mantenere intatta l’identità dei vini che rappresentiamo, puntando sulla qualità e sulla cultura che da sempre li contraddistinguono. Il vino dealcolato può trovare il suo spazio, ma il prodotto deve sempre essere buono e rispettare ciò che il vino rappresenta per il nostro territorio”.

Daniele Vaira

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