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Attualità | 22 gennaio 2025, 17:47

Diageo, Gribaudo interroga il governo: "Risposta fumosa e insoddisfacente, non ci si può rassegnare alla chiusura"

La deputata Pd cuneese torna sulla situazione dello stabilimento di Santa Vittoria d'Alba che dovrebbe chiudere a metà 2026: "Non bastano generiche promesse di riqualificazione e di ricollocazione dei lavoratori

Diageo, Gribaudo interroga il governo: "Risposta fumosa e insoddisfacente, non ci si può rassegnare alla chiusura"

Nella giornata di oggi finalmente il governo ha risposto alla mia interrogazione sulla situazione della Diageo di Santa Vittoria d’Alba che, secondo la proprietà, dovrebbe chiudere entro metà 2026. E la risposta è ampiamente fumosa e insoddisfacente” dichiara la vicepresidente nazionale del Partito Democratico Chiara Gribaudo.



L’apertura di un tavolo per gestire la situazione era il minimo indispensabile ma non possiamo non rilevare come anche in questo caso non si tratti di una azienda in crisi, e i conti stanno a dimostrarlo, ma di una pura e semplice delocalizzazione causata, tra le altre cose, anche dalle eccessive difficoltà logistiche del territorio in cui insiste il plesso produttivo”.

Continua Gribaudo: “Restano dunque due preoccupazioni particolari su cui il sottosegretario Massimo Bitonci è stato vago senza dare prospettive limitandosi a riportare la volontà dell’azienda di chiudere entro il 2026. Anzitutto la situazione delle 400 persone che lavorano negli uffici, nello stabilimento e nell’indotto la cui sorte quando avverrà la chiusura dello stabilimento a oggi non ha la dovuta attenzione. E in secondo luogo la decisione della proprietà di delocalizzare per una pura questione di vicinanza con i mercati di vendita”.

Non ci si può rassegnare alla chiusura di questa importante realtà produttiva e anche il Presidente della Regione Alberto Cirio, che per giunta è albese, non vorrei si rassegnasse ma facesse di tutto per evitarne la fine. Non bastano generiche promesse di riqualificazione e di ricollocazione dei lavoratori. E anche gli ammortizzatori sociali spesso si traducono in licenziamenti mentre dalla Regione ci aspettiamo un vero e proprio piano di reindustrializzazione",  ha concluso la deputata dem.

comunicato stampa

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