Non si fermano i mezzi pesanti sulla Statale 28. Nonostante la buona volontà e la sacrosanta testardaggine di Vittorio Adolfo, sindaco di Pornassio, non è risolto il problema degli autoarticolati in transito su una via di comunicazione tra Liguria e Piemonte assolutamente non adeguata a quel genere di traffico.
Anzi, il sindaco aveva emesso una prima ordinanza che proibiva il passaggio sulla 28 anche agli autoarticolati di 12 metri, mentre lo scorso anno aveva dovuto subirne la variazione permettendone il transito ed escludendo solo quelli di 18 metri. “Indubbiamente la prima ordinanza aveva un qualche effetto limitante, il divieto ai mezzi più lunghi era assoluto – ammette Adolfo – ma la seconda versione, invece, non è così efficace, è una soluzione che non risponde assolutamente alle esigenze, non garantisce la sicurezza e, infatti, i Tir continuano a circolare anche per il semplice motivo che non esiste un assiduo controllo del traffico”.
Non vuole certo essere polemico, il sindaco. “In primis per i controlli dovrebbero attivarsi la polizia stradale e i carabinieri – spiega – mentre tutte le forze dell’ordine possono intervenire su questa strada statale”. Una possibilità di controllo che si scontra con la situazione logistica e viaria della provincia.
“I carabinieri del Colle di Nava - precisa Adolfo - hanno già il compito di garantire la sicurezza di Pornassio, delle sue 6 frazioni oltre al controllo di Cosio d’Arroscia, Mendatica e Montegrosso Pian Latte e, per questo motivo, non possono fare di più”. Non ci sono alternative, insomma, ma è necessaria la cura di una strada statale fondamentale per le comunicazioni tra Imperia e il suo entroterra.
“Credo che dovremo preoccuparci – confessa Adolfo – Finora su questa arteria abbiamo subito soltanto piccole frane senza interruzioni del traffico ma, con questi sovraccarichi causati dai mezzi pesanti, non c’è da essere ottimisti”.
Il sindaco ha l’orizzonte al futuro di quel territorio. “Se mai si dovesse verificare una frana importante – spiega Adolfo, senza voler essere pessimista – come si potrebbe arrivare in Valle Arroscia che ha soltanto questa strada? La Statale 28 dovremmo curarla al massimo per garantirne il transito anche in futuro evitando il rischio di isolare tutto l’entroterra”. Anche perché, purtroppo, non ci sono altri collegamenti viabili. “Il tanto pubblicizzato traforo Armo-Cantarana – avverte il sindaco – è soltanto realizzato verbalmente, solo parole su un’opera mai finanziata e comunque senza prospettive di avere finanziamenti”.