Dall'Epifania ai giorni scorsi il Pronto Soccorso di Cuneo ha registrato un incremento consistente di accessi. "Sono stati giorni feroci", ha evidenziato il dottor Giuseppe Lauria, direttore del DEA e della Medicina d'Urgenza ed Emergenza del nosocomio del capoluogo.
Dai circa 170 accessi giornalieri, si sono registrate giornate che hanno superato i 200 passaggi, quindi con un 15% in più circa. E' l'influenza staginale? Si fa fatica a "bollarla" così, perché questa stagione vede l'aumento anche di patologie stagionali come polmoniti o insufficienze respiratorie, che se colpiscono le persone fragili possono necessitare del ricovero.
C'è, infatti, anche un aumento dell'occupazione dei posti letto, a cui il Santa Croce era preparato, anche se sono state fatte delle modifiche. Non dei reparti totalmente dedicati all'ondata influenzale e alle sindromi stagionali, ma l'individuazione di posti letto all'interno di più reparti, delle "bolle" a questo dedicate, non solo nei reparti di Medicina ma anche in quelli di Chirurgia.
"Non so se abbiamo raggiunto il picco - spiega ancora Lauria. Negli ultimi giorni la situazione è migliorata, con un rallentamento degli accessi. Mi sono confrontato anche con altri colleghi di ospedali piemontesi e stanno osservando lo stesso andamento. Come sempre succede, abbiamo avuto una crescita successiva alle Festività, in cui si vedono più persone e ci si trova in famiglia, situazioni propizie alla diffusione dei virus. Ora la situazione è più calma, ma non escludo che possa arrivare un'altra ondata, conseguente alla riapertura delle scuole, avvenuta 10 giorni fa. I bambini sono il principale veicolo di trasmissione e potremmo ritrovarci presto alle prese con giorni difficili".
Pronto Soccorso e reparti del nosocomio cuneese sotto pressione, quindi, ma nessun allarme. I prossimi giorni consentiranno di capire se la riapertura delle scuole avrà comportato un nuovo aumento di accessi e ricoveri. Niente di tutto questo, per ora, a Savigliano e Mondovì, dove al momento non si segnalano criticità o numeri che destino attenzione. La sensazione è che l'influenza, quest'anno, stia procedendo più lentamente e con un impatto più lieve rispetto a quanto accaduto lo scorso anno. E, soprattutto, che non si sia ancora raggiunto il picco.