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Attualità | 17 gennaio 2025, 19:00

Coldiretti Piemonte: "Bene il piano vaccinale contro la Blue Tongue”

La vaccinazione coinvolgerà circa 120mila capi ovini presenti sul territorio regionale, sulla base delle indicazioni dell’Unità di crisi presso il Ministero della Salute

Coldiretti Piemonte: "Bene il piano vaccinale contro la Blue Tongue”

Grazie al via libera dal Ministero della Salute, la Regione Piemonte ha predisposto un nuovo piano vaccinale contro la Blue Tongue: una svolta annunciata dall’assessore alla Sanità Federico Riboldi e dall’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni. La vaccinazione coinvolgerà circa 120mila capi ovini presenti sul territorio piemontese, sulla base delle indicazioni dell’Unità di crisi presso il Ministero della Salute.

L’attività vaccinale ha un’ importanza strategica per prevenire e ridurre la dispersione di carica infettante, la comparsa dei sintomi, evitando i danni economici che deriverebbero dalla diffusione della malattia.

“La vaccinazione contro la Blue Tongue è uno strumento fondamentale per tutelare il patrimonio zootecnico ovino  piemontese - dichiarano Bruno Mecca Cici Vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega alla zootecnia e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – Un risultato importante ottenuto dalle sollecitazioni di Coldiretti Piemonte: ci attiveremo nelle prossime settimane per supportare le imprese agricole coinvolte che potranno quindi avvalersi dei vaccini inattivati registrati presso il Ministero della Salute. Le dosi di vaccino potranno essere acquistate e gestite direttamente dalle Asl, e la vaccinazione effettuata dai servizi veterinari senza costi per gli allevatori in caso di obbligatorietà”. 

Il piano predisposto dalla Regione Piemonte consentirebbe di vaccinare entro il 31 maggio 2025 tutti i 120mila capi di specie ovina, e attivare la vaccinazione volontaria dei capi bovini, bufalini, caprini che non ne sono colpiti ma che possono trasmetterla agli ovini. 

Le tempistiche della campagna vaccinale sono calibrate sull’arrivo della stagione calda, che condiziona il soggiorno all’aperto delle greggi e la possibile esposizione alla specie di zanzara che trasmette il virus, e ai cicli riproduttivi delle specie ovine.

cs

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