Sanità - 17 gennaio 2025, 17:30

Influenza e polmoniti: "giorni feroci" al Pronto Soccorso di Cuneo, con accessi cresciuti del 15%

Si sono registrati subito dopo le Feste e sono ora in lieve flessione, come sottolinea il direttore del DEA Giuseppe Lauria. Non si esclude una nuova risalita dei contagi, conseguenza della riapertura delle scuole

Dall'Epifania ai giorni scorsi il Pronto Soccorso di Cuneo ha registrato un incremento consistente di accessi. "Sono stati giorni feroci", ha evidenziato il dottor Giuseppe Lauria, direttore del DEA e della Medicina d'Urgenza ed Emergenza del nosocomio del capoluogo. 

Dai circa 170 accessi giornalieri, si sono registrate giornate che hanno superato i 200 passaggi, quindi con un 15% in più circa. E' l'influenza staginale? Si fa fatica a "bollarla" così, perché questa stagione vede l'aumento anche di patologie stagionali come polmoniti o insufficienze respiratorie, che se colpiscono le persone fragili possono necessitare del ricovero. 

C'è, infatti, anche un aumento dell'occupazione dei posti letto, a cui il Santa Croce era preparato, anche se sono state fatte delle modifiche. Non dei reparti totalmente dedicati all'ondata influenzale e alle sindromi stagionali, ma l'individuazione di posti letto all'interno di più reparti, delle "bolle" a questo dedicate, non solo nei reparti di Medicina ma anche in quelli di Chirurgia. 

"Non so se abbiamo raggiunto il picco - spiega ancora Lauria. Negli ultimi giorni la situazione è migliorata, con un rallentamento degli accessi. Mi sono confrontato anche con altri colleghi di ospedali piemontesi e stanno osservando lo stesso andamento. Come sempre succede, abbiamo avuto una crescita successiva alle Festività, in cui si vedono più persone e ci si trova in famiglia, situazioni propizie alla diffusione dei virus. Ora la situazione è più calma, ma non escludo che possa arrivare un'altra ondata, conseguente alla riapertura delle scuole, avvenuta 10 giorni fa. I bambini sono il principale veicolo di trasmissione e potremmo ritrovarci presto alle prese con giorni difficili".

Pronto Soccorso e reparti del nosocomio cuneese sotto pressione, quindi, ma nessun allarme. I prossimi giorni consentiranno di capire se la riapertura delle scuole avrà comportato un nuovo aumento di accessi e ricoveri. Niente di tutto questo, per ora, a Savigliano e Mondovì, dove al momento non si segnalano criticità o numeri che destino attenzione. La sensazione è che l'influenza, quest'anno, stia procedendo più lentamente e con un impatto più lieve rispetto a quanto accaduto lo scorso anno. E, soprattutto, che non si sia ancora raggiunto il picco.