Economia - 17 gennaio 2025, 11:23

Banca di Cherasco insieme alle Nazioni Unite per l’Anno internazionale delle Cooperative

L’impegno per affermare nel 2025 le centralità di questo modello economico e associativo

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha deciso di celebrare nel 2025 l’Anno internazionale delle Cooperative. L’obiettivo, nelle parole dell’Onu, è “evidenziare le capacità della cooperazione nell’affrontare le sfide globali, mettendo al centro della sua azione lo sviluppo sociale ed economico”. Perché, secondo lo slogan scelto dall’organizzazione internazionale con sede a New York, “le Cooperative costruiscono un mondo migliore”: sono uno strumento “resiliente”, che è “adatto ad affrontare le sfide globali per attuare gli obiettivi di sviluppo sostenibile del 2030”, ovvero i Millenium goals. Da poco Banca di Cherasco è stata riconosciuta dall’Onu come partner dell’ambiziosa iniziativa. 

Il Direttore Generale dell’Istituto di Credito Cooperativo, Marco Carelli, spiega: “Siamo orgogliosi di annunciare questo riconoscimento che diventa il nostro impegno per i prossimi mesi: farci portavoce dell’impatto del mondo cooperativo attraverso il nostro modo di fare banca. Per noi l’iniziativa dell’Onu significa un richiamo alla nostra identità ed è allo stesso tempo una conferma dei valori mutualistici e cooperativi che ci guidano. Gli obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sono la traduzione in chiave moderna delle attività mutualistiche del passato. Quello che Banca di Cherasco fa ogni giorno, a favore del benessere sociale, ambientale ed economico delle comunità. La conoscenza di questi obiettivi permette di impegnarci per garantirli e svilupparli, oltre a valutarne i progressi nel tempo”. Il tema individuato dall’Onu per l’anno in corso mette in luce “l’impatto globale duraturo” del mondo della cooperazione e sottolinea che rappresenta “una soluzione cruciale per affrontare diverse sfide globali”. 

Aggiunge il Presidente di Banca di Cherasco Giovanni Claudio Olivero: “La scelta della Nazioni Unite è ambiziosa e rappresenta una sfida impegnativa: chiede alle istituzioni e alla società di creare un ambiente sempre più favorevole alla cultura cooperativa. Sono passati più di 140 anni dalla nascita della prima Cassa Rurale italiana e da allora l’intuizione di quella prima esperienza si è radicata e moltiplicata, si è evoluta e strutturata in forme diverse, ma resta immutata nello spirito: accompagnare la crescita, sostenere le economie locali, fornire risposte alle esigenze di sviluppo della società puntando su fiducia, solidarietà, collaborazione”. L’Onu, con questa scelta, ha voluto evidenziare che le cooperative, per la loro natura di impresa di proprietà congiunta e controllata democraticamente, hanno dimostrato di saper raggiungere efficacemente tutta la società, incluse le categorie considerate più marginali (donne, giovani, anziani, persone con disabilità), creando un valore che torna sul territorio e resiste al passaggio delle generazioni.

 “Banca di Cherasco si impegnerà nei prossimi mesi per essere sempre più un attore economico di rilievo per i territori dove opera, a servizio di 35 mila clienti e 17 mila Soci - conclude il Direttore Generale Carelli -. Continuiamo a lavorare per facilitare una crescita che mette al centro le persone perché sostenibile, inclusiva, diffusa. Sempre più il Credito Cooperativo, forte della sua diversità, deve saper dimostrare di essere attore importante dell’economia, locale e nazionale, con un ruolo significativo nella creazione di occupazione, reddito, coesione sociale”.

Nelle ultime settimane sono state due le iniziative intraprese da Banca di Cherasco in questo ambito: alle fine dello scorso anno il progetto di volontariato aziendale, nato da un concorso interno tra i colleghi, grazie al quale oltre 100 dipendenti in una giornata lavorativa hanno messo a disposizione il proprio sorriso, il proprio impegno e le proprie competenze a sei onlus di Cuneese e Torinese; inoltre, poco prima di Natale, sono state attuate una serie di misure per dare un aiuto concreto e immediato ai lavoratori della Diageo di Santa Vittoria d’Alba dopo l’annuncio da parte della proprietà di chiudere lo storico stabilimento ex Cinzano in cui lavorano 349 addetti.

c.s.