Tiene banco il tema delle sanzioni per eccesso di velocità registrate dal velox fisso di Cherasco. Dopo una prima denuncia, nella giornata di ieri abbiamo ospitato una seconda testimonianza (qui) e quindi un intervento del presidente della Provincia (qui). Proprio a Luca Robaldo si rivolge ora Fulvio D’Alessandro, autore della seconda denuncia.
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Egregio direttore,
ho letto con interesse l'intervento del presidente della Provincia di Cuneo, dott. Luca Robaldo, sul tema "postazione fissa di rilevamento velocità SP7 Cherasco" .
Apprezzo lo sforzo nel ridurre la mortalità e gli incidenti sulle nostre strade con interventi che, mi auguro, non siano esclusivamente repressivi e sanzionatori.
Sono convinto che al presidente Robaldo specie la vita dei cittadini della nostra provincia stia particolarmente a cuore a prescindere dai quasi 4.000.000 di euro che la Provincia incassa in multe e sanzioni.
Pur tuttavia, soprattutto la sospensione della patente, oltre alla decurtazione di 10 punti e alla sanzione per centinaia di euro, comporta per il semplice cittadino come per qualsiasi presidente di qualsiasi organizzazione, politica o federativa, un danno di non poco conto... .
La responsabilità tecnica di una tale anomalia non può essere imputabile al presidente della Provincia, ma le azioni di verifica e di risoluzione di un problema evidente richiedono una presa di posizione chiara, determinata, risolutiva come mi sembra si stia adesso facendo.
Chi mi conosce sa che non utilizzo i social perché credo ancora che i giornalisti e i giornali siano strumento di informazione indispensabile per evidenziare anomalie, disservizi, problemi che possono incidere sulla nostra vita, mentre alla politica il compito di risolvere i problemi migliorando la vita dei cittadini.
Come ho più volte sottolineato spero prevalga il buon senso, la giustizia giusta e la buona politica.
Distinti saluti,
Fulvio D'Alessandro