Si era spacciato per una tale Laura Chiappera e l'aveva raggiunta scrivendole su Facebook. Parole pesantissime, con un chiaro contenuto minatorio in quel messaggio inviato il 4 dicembre del 2023. Minacce di morte e di abusi sessuali: "So dove abiti, vengo a violentarti, ammazzo te e tuo padre".
La vittima Francesca Bergesio, all'epoca dei fatti appena eletta miss Italia. Di Cervere, figlia del senatore Giorgio Maria Bergesio, era in quel momento molto in vista, ospite di trasmissioni televisive, sui social, protagonista di interviste e servizi pubblicitari. Certo non avrebbe immaginato di essere vittima di minacce così pesanti e violente, proprio lei che, nella serata della proclamazione, sul palco aveva portato un monologo che trattava proprio il dramma dei femminicidi e delle donne vittime di violenza.
A distanza di qualche giorno da quel messaggio, la decisione di presentare querela presso la Questura di Cuneo. Le successive indagini, condotte dalla Squadra Mobile e dalla Polizia Postale, hanno permesso di individuare il presunto responsabile, un 31enne residente in provincia di Brescia, E.A., che stamattina è comparso davanti al giudice per l'udienza predibattimentale presso il tribunale di Asti. Il reato contestato è quello di minaccia, previsto dagli articoli 612, commi primo e secondo, in relazione all’articolo 339 del codice penale
Francesca Bergesio si è infatti costituita parte civile, difesa da Nicola Menardo, avvocato presso lo Studio Legale Grande Stevens di Torino.
Il Pubblico Ministero, la dottoressa Laura Deodato, ha disposto che l’udienza preliminare si terrà il 4 aprile 2025, quando l’imputato sarà chiamato a rispondere delle accuse mosse nei suoi confronti. L'avvocato Menardo ha evidenziato come non si escluda la possibilità di arrivare ad una trattativa e quindi di ottenere un risarcimento per la sua assistita, Francesca, che probabilmente deciderà di devolverlo ad un'associazione del territorio attiva nell'ambito della violenza di genere, tema che ha contrassegnato il suo anno da Miss nell'impegno e nella partecipazione a tante iniziative di sensibilizzazione.