Il Tartufo Nero del Cuneese è una delle gemme più preziose della tradizione gastronomica italiana. Questo prodotto straordinario nasce nelle terre fertili e incontaminate della provincia di Cuneo, una regione incastonata tra le Alpi e le colline. Qui, il clima unico, il terreno ricco e la sapiente cura di esperti cercatori e dei loro fedeli cani rendono possibile la raccolta di questo capolavoro della natura.
Caratterizzato da un profumo intenso e inconfondibile, il Tartufo Nero è molto apprezzato per il suo sapore raffinato, che arricchisce ogni piatto con un tocco di eccellenza, esaltando le tradizioni e i sapori del territorio piemontese.
Non si tratta solo un ingrediente pregiato, ma anche un simbolo di una cultura millenaria che celebra il legame profondo tra l'uomo e la natura: ogni tartufo racconta una storia di passione, dedizione e rispetto per l'ambiente.
I DETTAGLI DEL PROGETTO
Il progetto, ideato e promosso dall’ATL del Cuneese e realizzato grazie ad un co-finanziamento della Regione Piemonte, si pone quali obiettivi la valorizzazione della produzione locale del Tartufo Nero - con particolare riferimento alle zone di produzione del Monregalese, della Langa Cebana e della Valle Tanaro - e la formazione dedicata agli operatori del settore turistico, della ristorazione e dell’accoglienza, nell’ottica di presentare correttamente il prodotto ad un ampio pubblico, esaltandone caratteristiche e peculiarità.
Avviato nel dicembre scorso con attività di prosecuzione della precedente progettazione 2024-25, le prime iniziative hanno coinvolto il pubblico con escursioni naturalistiche con ricerca del Tartufo Nero nelle aree del Monregalese, della Langa Cebana e in Val Tanaro.
Alcune uscite si sono svolte in occasione di eventi di punta dell’autunno fieristico Cuneese quali la Fiera del Cappone di Morozzo e la Fiera Internazionale del Bue Grasso di Carrù, in concomitanza del Mercatino Natalizio dell’8 dicembre a Niella Tanaro e in occasione del Raduno Aerostatico Internazionale dell’Epifania con un appuntamento a Vicoforte. A condurre con passione il pubblico, guide naturalistiche e guide esperte di tartufo (trifulao) del Centro Studi Tartufo Bianco di Alba.
Dopo un incontro con la stampa francese e monegasca svoltosi in occasione di un evento-lancio organizzato dall’ATL a Montecarlo a dicembre, prende il via nel mese di gennaio 2025 con l’inizio della formazione dedicata ai professionisti del turismo di oggi e di domani.
Le prime giornate formative saranno dedicate agli studenti dell’Istituto Alberghiero di Dronero e del CFP CeMon di Mondovì. Seguiranno, nel mese di marzo, incontri dedicati agli studenti delle classi quinte dell’Istituto d’Istruzione Superiore “S. Grandis” del corso Tecnico Economico indirizzo Turistico. Le lezioni formative toccheranno tematiche quali la biologia e l’ecosistema, le specie e le regole, con esperienze e test sensoriali.
A febbraio si terranno tre momenti formativi dedicati agli operatori della ristorazione e dell’accoglienza, con due lezioni teoriche in programma presso la sede dell’ATL del Cuneese e una dimostrazione tecnica presso l’Open Baladin di Cuneo in Piazza Ex Foro Boario.
“Siamo contenti che l’Istituto Alberghiero G. Donadio, il CFP CeMon e l’IIS S. Grandis abbiano accolto questo nostro progetto, certi che si tratti di un’ottima occasione per consolidare la collaborazione tra il nostro ente e il mondo scolastico, con lezioni che conferiranno un significativo valore aggiunto alla formazione degli studenti.” commenta il Presidente dell’ATL del Cuneese Mauro Bernardi. “Al contempo, credo che una più ampia conoscenza sull’utilizzo del Tartufo Nero in ambito turistico e gastronomico possa contribuire a migliorare ulteriormente l’offerta del nostro territorio andando a valorizzare peculiarità che tradizionalmente contraddistinguono il Cuneese.”
“Le azioni multidirezionali del progetto ambiscono al coinvolgimento diretto del pubblico, così come alla formazione dei professionisti di oggi e di domani” dichiara il Direttore dell’ATL del Cuneese, Daniela Salvestrin. “Questo approccio rappresenta un elemento-chiave del progetto che ci permetterà di valorizzare in modo più sistematico il prodotto, andando a consolidarne la conoscenza e la promozione.”