Ancora una volta è stata ambasciatrice della sua terra, il Cuneese, e dello sci, la campionessa olimpica di fondo Stefania Belmondo. Nel giorno del suo compleanno, lo scorso 13 gennaio, è stata tedoforo alla cerimonia di inizio delle Universiadi 2025.
Insieme ai colleghi campioni Giorgio Chiellini, Carlotta Gilli e Carolina Kostner ha portato la fiamma dei giochi invernali mondiali universitari FISU di quest'anno al Pala Inalpi di Torino. Un'edizione all'insegna della celebrazione sportiva sì, ma anche artistica e culturale grazie alla direzione artistica di Walter Rolfo, mago e fondatore di Masters of Magic oltre che “ingegnere della felicità” .
L'ultima volta che Belmondo rivestì un ruolo analogo risale alle Olimpiadi invernali 2006 sempre a Torino, il ritorno dell'altra sera ha sbloccato ricordi ed emozioni.
“Era un giorno particolare – commenta Stefania Belmondo -, coinciso con il mio compleanno che di solito festeggio ritagliandomi la giornata sugli sci proprio sulle mie montagne. Quando mi è stato chiesto, non ho potuto dire di no, per me è un onore. E' stato un grande piacere. Sono rimasta emozionata nel vedere l'organizzazione perché molto ben curata e ho potuto constatare che si tratta di un evento molto sentito dalla città, dalla Regione, e nei prossimi giorni andrò a Pragelato per seguire queste gare. E' importante riportare le gare su queste piste olimpiche, sugli stessi tracciati che hanno fatto la storia. Ne abbiamo ancora tutti bellissimi ricordi e riportare in alto questi luoghi fa bene a tutto il nostro territorio.
Il ricordo di Torino è stato indelebile, bello, festoso e di forte unione e condivisione per il territorio, anche le prossime olimpiadi Milano-Cortina faranno altrettanto bene al nostro paese. Soprattutto, la cosa più importante era che tornassero in Italia e così è stato”.
Un'icona dello sport, che non ha mai tradito le sue radici, restando a vivere e lavorare nella sua amata valle Stura. Ancora oggi continua il suo impegno nel trasmettere i sani principi nel praticare e scegliere una disciplina sportiva, dove sacrificio e abnegazione si fondono con passione e soddisfazioni. Un modello e ispirazioni per molte nuove generazioni, anche nella sua valle Stura, che si sono ispirati alla sua carriera.