/ Attualità

Attualità | 16 gennaio 2025, 15:00

Cuneo e i giardini Dino Fresia: da vivaio, a giardino zoologico a oasi urbana

Presentata ieri (mercoledì 15 gennaio) la proposta con cui la città parteciperà al bando Forestazione Urbana della Regione. Demichelis: "Restituiremo ai cuneesi un'area che amano, dando al centro storico un polmone verde che ora manca"

Una delle slides proiettate durante la commissione

Una delle slides proiettate durante la commissione

L’amministrazione comunale cuneese ha tempo fino al prossimo 21 gennaio per presentare la propria candidatura al bando regionale Forestazione Urbana, che si sostanzia nel progetto di riqualificazione degli storici giardini Dino Fresia di Cuneo. 

L’intera iniziativa – che vede, oltre all’amministrazione comunale, coinvolti anche il Roberta Studio, l’associazione Art.ur e SocialFare – Centro per l’innovazione sociale – è stato oggetto ieri (mercoledì 15 gennaio) di una riunione della Vi commissione consiliare che ha visto riunirsi la presidentessa Alessia Deninotti, l’assessore Gianfranco Demichelis, Roberta Filippini dello studio di architetti e, per Art.ur, Michela Giuggia e Rachele Re. Presente anche, per il settore del Verde Pubblico, la dottoressa Sineo.

Da vivaio a giardino zoologico, a oasi urbana
Il progetto, per come presentato da Filippini e Giuggia, ha come obiettivo la restituzione alla città di uno spazio particolarmente amato. Nato come vivaio e diventato primo giardino pubblico di Cuneo nel 1887 negli ha avuto molte “facce” e anche ospitato - dagli anni ‘50 agli ‘80 – il giardino zoologico che ha ulteriormente cementato la sua presenza nell’immaginario comune del cuneese. Ma dopo l’esperienza con le attività di Zooart partite nel 2002, i giardini Fresia sono ormai da anni in stato di forte degrado.

L’idea è quindi quella di rendere nuovamente i giardini un’oasi verde con attività per i cittadini e luoghi per il benessere, migliorandone la permeabilità e la connessione con il centro della città riqualificando lo spazio storico del foyer prospiciente l’entrata e allo stesso tempo offrendo un’apertura verso la Bisalta e le montagne circostanti tramite la riqualificazione anche del belvedere (che realizzi un design pulito e lineare a ricordo dell’eleganza del passato assieme a un’attenzione al verde ornamentale sostenibile). I progettisti guardano però anche al miglioramento della biodiversità, alla creazione di un orto botanico e al ritorno – questa volta senza gabbie – degli animali.


[Una delle slides proiettate durante la commissione]

Le specifiche del progetto
Cosa comporta quindi, nello specifico, l’aggiornata idea progettuale? Sempre secondo le parole degli illustranti in commissione, i giardini Fresia vedranno l’introduzione di diversi elementi, tra cui trincee e box alberati (soluzioni lineari con specie arboree o arbustive preferibilmente autoctone capaci di resistere a condizioni di stress messe a dimora al loro interno e terreno composto da una particolare miscela di substrati e materiali filtranti appositamente formulata per rimuovere le sostanze inquinanti presenti nelle acque piovane), nuove pavimentazioni e percorsi permeabili che rallentino e riducano lo scorrimento superficiale delle acque meteoriche aumentando l’infiltrazione e la ricarica di falda, bordure e prati fioriti per gli insetti impollinatori (contenenti numerose specie erbacee perenni o annuali, autoctone, caratterizzate da fioriture diversificate che offrano loro nutrimento, aree a ridotta manutenzione capaci allo stesso tempo di fornire un grande valore estetico) e la riforestazione di versante con la creazione di una “barriera verde” antirumore.

Attenzione anche ai concetti innovativi di “wildlife garden” e “rain garden”. Il primo prevede un un angolo di giardino dedicato alla promozione della biodiversità della fauna urbana, in particolar modo l’avifauna, nel quale gli elementi naturali del parco vengano disposti in modo da fornire opzioni di habitat differenti; il secondo invece caratterizza leggere depressioni del suolo coperte di verde finalizzate a raccogliere e trattare le acque meteoriche circostanti per rimuovere gli agenti inquinanti, filtrandole, capaci anche di ridurre il rischio idraulico, aumentano la biodiversità e sono sostanzialmente elementi di arredo urbano.

L’associazione Art.ur si occuperà invece di quanto riguarda la porzione “partecipata” dell’iter progettuale. Un’iniziativa che pone la comunità cuneese al centro coinvolgendo attivamente cittadini, stakeholders e associazioni del territorio.

Si prevede una fase di ascolto e di interrogazione della cittadinanza tramite un questionario, in modo da definire le volontà e le preferenze dei cuneesi relativamente al recupero della zona: la cittadinanza verrà inclusa nella progettazione tramite un “workshop di emersione” e quanto espresso verrà infine restituito tramite un’esposizione pubblica dalla comunicazione efficace e attraente che si rifaccia sia - nel logo con la testa di tigre - al passato dei giardini Fresia come giardini zoologici e sia al presente con l’identificazione della riqualificazione come una “nuova stagione” per l’area coinvolta.

Demichelis: "Sarà polmone verde del centro storico"
Il destino dei giardini Fresia ritorna nei miei pensieri quotidianamente, l’aspettativa dell’amministrazione comunale e dei cittadini impone di riservare grande attenzione all’argomento – ha detto l’assessore Demichelis in commissione -. Da tempo ormai venivano portati avanti ragionamenti sulla manutenzione dei giardini ma nessuno di questi è mai risultato risolutivo”.

Demichelis ha assicurato sulla necessità di rendere i giardini Dino Fresia il vero “polmone verde” del centro storico della città capoluogo – che, attualmente, ne risulta sprovvisto -, ma anche sul peso economico dell’operazione: da qui l’idea di partecipare al bando regionale, che prevede un contributo fino a 2,5 milioni di euro (come massimo) e la copertura del 90% delle spese ammissibili.

Simone Giraudi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium