Pronti per il Caffè letterario di Bra? L’appuntamento è stasera, 16 gennaio, alle ore 21, presso la sala di BrArte (via Vittorio Emanuele II, 148) con l’Crave Renato Maunero, che racconterà la sua passione per la natura e per le sue caprette.
Per accompagnarvi durante il countdown, abbiamo scelto il libro “Heidi”, perché quando si pensa ai prati e alle caprette, salta subito alla mente la storia scritta da Johanna Spyri, ambientata in un piccolo paesino sperduto tra le Alpi svizzere.
Quella di Heidi è una favola semplice, ma efficace, che ha fatto sognare generazioni di bambini. Protagonista è appunto Heidi, un’orfanella che a cinque anni viene portata dalla zia Dete sulle montagne vicino a Maienfeld, dove vive, autoisolandosi dal resto del mondo, suo nonno. Scontroso e insofferente alle sterili chiacchiere dei paesani, il vecchio dell’Alpe abita in una povera baita, circondata dalle capre. Inizialmente per nulla intenzionato ad accogliere la piccola, l’uomo viene, a poco a poco, conquistato dalla sua innocenza e generosità d’animo.
In mezzo alla natura, Heidi trova la sua dimensione, anche grazie all’amico Peter, pastorello con il quale ogni giorno porta al pascolo le caprette, dividendo pane e formaggio. La spensieratezza di quelle giornate viene, però, interrotta quando la zia ritorna e decide di portarla, con l’inganno, a Francoforte per farla vivere con la famiglia del ricco signor Sesemann.
In città, la pastorella dovrà fare compagnia a Clara, figlia del facoltoso uomo d’affari, costretta sulla sedia a rotelle a causa di una malattia che l’ha colpita dopo la morte della mamma. Tra le due bambine si instaura subito una profonda amicizia, che supera ogni barriera sociale.
Heidi imparerà a leggere e a scrivere sotto la supervisione della rigida signorina Rottenmeier, la governante che si occupa delle fanciulle e della loro educazione. Nella lussuosa casa vigono regole molto severe e, nonostante l’affetto per la ragazzina tedesca, Heidi inizierà presto a provare una nostalgia sempre più intensa per suo nonno e per le montagne dove aspira a tornare. A sostenerla, oltre l’ingenuità e la forza di volontà, il supporto della nonna di Clara che le offre la compagnia dei racconti per riempire le pagine bianche del suo futuro.
“Heidi” è una favola buona dai tanti sentimenti, come quello di fidarci dei nostri occhi e non di ciò che dice la gente. La trama segue un bel ritmo, dove sorrisi e lacrime si mescolano in un bel quadro morale, reso ricco dall’ambiente bucolico e vivace.
La piccola Heidi, con la sua semplicità e la sua irrefrenabile e contagiosa allegria, mostra grande attaccamento alla sua terra, che è il succo della narrazione. Riuscire a sentire il legame con i nostri luoghi, tenerli stretti nel cuore fino alla fine, scegliendo di puntare tutto sui valori della famiglia e della generosità: forse è una storia che abbiamo già sentito, ma che ci piace sempre riascoltare.