Attualità - 16 gennaio 2025, 18:30

Variante di Demonte e Aisone: domani anche il commissario straordinario al vertice in Prefettura

Verranno presentati al territorio i progressi fatti in questi mesi per rimuovere gli ostacoli amministrativi e burocratici che possano finalmente sbloccare l'opera

Ci sarà anche l'ingegnere Luca Bernardini, da ormai 10 mesi commissario straordinario per la variante di Demonte, domani 17 gennaio in Prefettura a Cuneo. Un venerdì 17 che gli scaramantici avrebbero sicuramente evitato ma che sarà invece un incontro importante, che darà conto di quanto fatto dal commissariamento di un'opera che la Valle Stura attende da decenni. 

Saranno presenti, infatti, i sindaci della valle e le sindache di Cuneo e Borgo San Dalmazzo, oltre al presidente dell'Unione Montana e ai rappresentanti del Comitato per il sì alla variante. Per Anas, appunto, ci saranno Bernardini e il dirigente Angelo Gemelli. Tra i numerosi invitati, gli onorevoli del territorio, in testa Monica Ciaburro, deputata di Fratelli d'Italia e sindaca di Argentera, il presidente della Regione con l'assessore ai Trasporti Gabusi, il presidente della Provincia, il presidente della Camera di Commercio. 

Tutti convocati in Prefettura per un incontro con Mariano Savastano, nuovo Prefetto e, per la prima volta, messo di fronte ad una problematica, quella del traffico pesante in Valle Stura, che attraversa e soffoca gli abitati di Demonte e Aisone, mai risolto. 

E' stata Monica Ciaburro a lavorare per ottenere questo incontro finalizzato principalmente a spiegare quali sono stati i passi fatti in questi dieci mesi. Si è detto spesso che Bernardini, il commissario, non si sia mai fatto vedere dalle parti di Demonte ma, evidenzia proprio la Ciaburro, del lavoro c'è stato, fondamentale e finalizzato a superare i vincoli e gli impedimenti che hanno fin qui determinato il blocco dell'opera. "I lavoro non sono iniziati, la sua presenza non era necessaria a Demonte. In questa fase servono atti amministrativi", ha commentato la parlamentare. 

Europa, Ministeri, Regione, Anas, ostacoli ambientali e culturali... tutto quello che poteva creare criticità all'avvio dell'opera, già finanziata e il cui inizio era previsto per fine 2023, lo ha fatto. "Domani presenteremo ai soggetti che siederanno al tavolo quali meccanismi e atti amministrativi sono stati fatti per rimuovere le ragioni che hanno portato ai dinieghi dell'Europa. Molte cose sono state risolte grazie all'operatività e all'impegno di tutti. Domani informeremo su ciò che è stato fatto e, soprattutto, di come procederemo per portare a casa un'opera che la valle attende da troppo tempo".