Attualità - 16 gennaio 2025, 07:07

Al Cpa di Alba sospesa la regola dei 30 giorni massimi di permanenza. "Ma servono soluzioni strutturali"

A causa dell'emergenza freddo cambia la regola: il dormitorio provvisorio di via Ognissanti è intanto sempre pieno

L’emergenza freddo di questi giorni ha spinto la Caritas Diocesana Albese a sospendere la regola che limitava a 30 giorni la permanenza nel Centro di Prima Accoglienza di via Pola. “Non possiamo permetterci di lasciare nessuno senza un riparo sicuro. Oggi è evidente che si tratta di una situazione che richiede un approccio organico e condiviso,” ha spiegato Fulvio Favata, rappresentante della Caritas.

Attualmente, le persone accolte sono 32: 20 nel Cpa, 9 nelle unità abitative della seconda accoglienza e 3 presso la parrocchia di San Cassiano. “La collaborazione tra istituzioni e associazioni è fondamentale, ma speriamo che questa risposta sia solo il primo passo verso un sistema più stabile e organico”,  ha aggiunto Favata.

Il dormitorio temporaneo di via Ognissanti, attivato dal Comune di Alba in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, la Fondazione Caritas Diocesana Albese e il Consorzio Socio Assistenziale Alba Langhe Roero, ha raggiunto, intanto, la piena capacità. Aperto dal 21 dicembre al 21 marzo, offre 15 posti letto ed è dotato di docce e servizi igienici. L’assessora alle Pari Opportunità e alle Politiche Sociali, Donatella Croce, ha commentato: “Con il freddo, l’urgenza di garantire un riparo sicuro è ancora più pressante. Il dormitorio di via Ognissanti e la priorità è gestirne il buon andamento. Ora stiamo lavorando per strutturare una soluzione stabile. Dal 21 dicembre sono state ospitate 18 persone. Tre sono uscite per andare altrove”.

Anche il presidente della Croce Rossa albese, Fulvio Borgogno, ha espresso soddisfazione per l’andamento del servizio: “Gli ospiti si trovano bene. I locali sono nuovi, puliti e caldi. L’unica richiesta che riceviamo è di entrare prima, la struttura apre dalle 20 alle 8”. Borgogno ha sottolineato che il lavoro di squadra, con il coinvolgimento di volontari e gruppi come gli scout, sta garantendo la buona gestione del dormitorio.

Daniele Vaira