Un momento in musica dedicato a Mariadelfina con “Tre voci per un ricordo” a Diano d’Alba. È l’invito della Proloco per la serata di sabato 25 gennaio, alle ore 20.30, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.
Il giornalista di Telecupole Claudio Calorio presenta lo spettacolo musicale ad ingresso gratuito con Romina Gianoglio (soprano), Silvia Mina (soprano) e Catherine Keating (cantante jazz), audio e luci Gianpaolo Orlandi.
Un’armonia che solo la musica sa regalare, con le sue vibrazioni, i suoi suoni, i suoi silenzi e le sue pause, risvegliando le emozioni più autentiche e vere.
La chiesa di San Giovanni Battista
La prima citazione d'una chiesa a Diano d'Alba risale al 1325; sembra che l'originaria pieve fosse dedicata a san Calogero, mentre l'intitolazione a san Giovanni Battista è attestata a partire dal 1344.
Nella prima metà del 1700 si incomincia a pensare di costruire una parrocchiale più grande in quanto la crescente popolazione rende sempre più inadeguata l'antica chiesa. Nel 1750 Diano ha circa 1700 abitanti.
Il progetto architettonico definitivo viene affidato all'architetto Carlo Francesco Rangone che riprende un precedente progetto di un allievo della scuola del Juvarra e lo adatta al sito mantenendone tutta la fastosità tipica del "barocco piemontese".
II permesso di costruzione, dato dal Vescovo è legato alla clausola che la vecchia e piccola parrocchiale non venga demolita fino alla completa realizzazione della nuova. Questo è un ostacolo non da poco, poiché si deve in pratica costruire la nuova con l'altra al suo interno; situazione che ricorda quella della Porziuncola di Assisi. I lavori cominciano nel 1763, sovvenzionati da tutta la comunità.
È rivolta verso Sud e l'abside a Nord con il campanile ad Est. Nel 1769 termina la costruzione dell'edificio nelle sue opere principali. Nel giugno del 1773, tolti i ponteggi, le fornaci e i mucchi di detriti, appare un'opera meravigliosa, armoniosa in tutti i suoi particolari, dallo sposalizio perfetto con il campanile, allo stile sobrio ed elegante di tutta la chiesa ad una sola navata, culminante con un ampio portico a tre arcate.
Nella sua relazione il parroco don Priola descrive il suo interno bianco e disadorno. Nella notte tra il 23 e 24 giugno del 1773, con una grandiosa cerimonia, viene benedetta la nuova chiesa dedicata, come la precedente, a San Giovanni Battista.
Alla fine del 1700 si costruiscono gli altari delle cappelle e l'altare maggiore. Nell'abside viene posta in opera la grande ancona raffigurante il Santo Patrono, attribuita al pittore Beaumont.
Nel 1888 viene posato il nuovo organo (organaro Francesco Vittino di Centallo). Nel 1894 e nel 1895 il pittore Morgari realizza la decorazione delle volte e parte delle murature. Il pittore albese Fedele Finati decora le cappelle laterali.
Alla fine del 1800 vengono realizzate le vetrate policrome a disegni geometrici. Negli anni dal 1893 al 1913 vengono posate le varie statue nelle cappelle laterali. Nel 1967 si procede al rifacimento delle coperture con posa del parafulmine. Nel 1973 vengono acquistati gli attuali nuovi banchi.
Negli anni '80 si provvede alla manutenzione dell'organo. Negli anni dal 1995 al 2001 avviene la sostituzione delle vetrate con nuove a costituire il ciclo figurativo della vita di Gesù.