Agricoltura - 15 gennaio 2025, 18:09

Peste suina, Coldiretti sollecita il totale spopolamento dei cinghiali e indennizzi alle imprese

Forte pressing in occasione dell’incontro di oggi in Regione con il Commissario straordinario Filippini

La diffusione della Peste Suina Africana (PSA) continua a preoccupare il mondo allevatoriale, mettendo a rischio non solo la salute animale ma l’intera filiera suinicola, cruciale per l’economia nazionale. Coldiretti ha così rinnovato la sua preoccupazione nell’incontro che si è svolto oggi in Regione con il Commissario Straordinario alla PSA Giovanni Filippini.

“Rimane cruciale, come strumento di limitazione dell’infezione, il contenimento della fauna selvatica, con la totale rimozione dei cinghiali – dichiara Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo –. Tuttavia nel 2024 gli abbattimenti totali sono stati di poco superiori alle 31.000 unità, di cui circa metà per attività venatoria e metà per attività di controllo: numeri ben lontani dall’obiettivo annuale fissato dal Piano straordinario di cattura, abbattimento e smaltimento dei cinghiali (2023-2028) di 58000 capi. La nostra richiesta è di attivare dovute deroghe legate all’attività di caccia per contenere il più possibile la diffusione e aumentare il numero di capi abbattuti come da obiettivo”.

“È fondamentale che ci sia un monitoraggio costante sui prezzi dei suini pagati agli allevatori nelle zone di restrizione per evitare grandi speculazioni, come sarà necessario procedere a uno stop dei mutui per le aziende colpite. È urgente che vengano da subito attivate procedure per il risarcimento dei danni subiti dalle aziende agricole messe in difficoltà dalla Peste suina, anche in considerazione del rischio deprezzamento del valore dei suini per gli allevamenti localizzati in zone di restrizione” conclude il Direttore di Coldiretti Cuneo, Francesco Goffredo.

A rischio c’è l’intera filiera suinicola piemontese, che in provincia di Cuneo – ricorda Coldiretti – conta 800 aziende e quasi 900.000 capi destinati soprattutto ai circuiti tutelati delle principali DOP italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale, come Prosciutto di Parma e San Daniele, tra le eccellenze più note dell’agroalimentare Made in Italy.

comunicato stampa