Sono 16.826 in tutto gli eventi sismici registrati, a livello nazionale, nel 2024 dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) secondo i dati rilasciati oggi (lunedì 13 gennaio) dai sismologi: nello specifico sono più di 46 eventi al giorno e circa due ogni ora, due in più rispetto al saldo 2023.
Anche per l’INGV l’anno nuovo è tempo per tracciare un bilancio. E quello sugli eventi sismici parla di un trend che prosegue simile – ovvero con 16-17mila eventualità annue – sin dal 2019. In totale si parla di 2.082 eventi con magnitudine di almeno 2.0 e di 26 di magnitudine compresa tra 4.0 e 4.9; in Calabria, a Pietrapaola, l’evento più forte dell’anno con un’intensità di 5.0, generatore di una delle sequenze sismiche che hanno interessato l’area ionica della regione tra maggio e settembre.
[La mappa pubblicata da INGV]
La provincia Granda ha fatto segnare, nel solo dicembre 2024, oltre quaranta episodi sismici di cui il più forte è occorso sul confine Italia-Francia a 10 km di profondità lo scorso 9 dicembre (facendo registrare una magnitudo di 3.8): si è trattato della quarta scossa più forte tra le 1.003 registrate nell’area dal 1985 a oggi. Proprio nei giorni tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, poi, la zona di Acceglio è stata ulteriore teatro di eventi sismici rilevanti con quattro scosse con una magnitudo media di 3.0 Mw: la prima è occorsa alle 21.03 di martedì 31 dicembre e la successiva alle 6.44 del 1° gennaio (a una profondità rispettivamente di sette e dieci chilometri).
“Il servizio di sorveglianza sismica che l’INGV svolge assicura la comunicazione dei parametri degli eventi sismici in tempi brevi alla Protezione Civile e al pubblico – ha commentato Lucia Margheriti, direttrice dell’osservatorio nazionale terremoti - . Il servizio di sorveglianza sismica che l’INGV svolge assicura la comunicazione dei parametri degli eventi sismici in tempi brevi alla Protezione Civile e al pubblico”.