Con l’apertura delle Universiadi invernali, i FISU World University Games 2025, la città di Torino è diventata un’arena aperta a giovani studenti sportivi di tutto il mondo, che si incontrano e confrontano tra loro avviando un dialogo culturale ed esperienziale straordinario. È in questo contesto che si inserisce la rassegna Sports et Divertissements ideata dal Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino nell’ambito del progetto International Routes: Arts Creating Future. Il Conservatorio Ghedini è coinvolto nella manifestazione in diversi appuntamenti, che sono in programma anche a Cuneo tra venerdì 17 e martedì 28 gennaio. Maggiori informazioni sull’intera rassegna, con il dettaglio su tutti gli eventi in calendario, si trovano su www.artscreatingfuture.it/programma. «Siamo entusiasti di collaborare alla rassegna Sports et Divertissements, che rappresenta una straordinaria occasione per valorizzare il legame tra arte, musica e sport. Il nostro Conservatorio – dice il presidente Mattia Sismonda –, insieme agli altri partner, si unisce al progetto con eventi che coinvolgono i nostri studenti, offrendo un’esperienza culturale unica in occasione delle Universiadi invernali di Torino. Questo tipo di iniziative dimostra come l’arte possa essere un ponte che unisce diverse discipline e culture, creando nuove opportunità di dialogo e crescita per le giovani generazioni». «In un momento storico in cui il dialogo tra culture diverse diventa sempre più essenziale – aggiunge la direttrice del Ghedini Deborah Luciani –, le Universiadi rappresentano un’occasione straordinaria di incontro tra giovani provenienti da tutto il mondo. La musica, linguaggio universale per eccellenza, diventa in questo contesto un potente strumento di comunicazione e comprensione reciproca. La nostra partecipazione al progetto 'International Routes: Arts Creating Future', finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca con fondi PNRR, vuole essere una testimonianza di come l'arte, e in particolare la musica, possa abbattere ogni barriera linguistica e culturale tra diverse tradizioni e sensibilità. I giovani musicisti del nostro Conservatorio si fanno ambasciatori di questo messaggio di unità nella diversità, contribuendo a rendere le Universiadi 2025 non solo un evento sportivo, ma una vera celebrazione della cultura e della creatività giovanile internazionale». Il primo appuntamento in collaborazione con il Ghedini è venerdì 17 alle ore 21 allo Spazio Varco di Cuneo(via Pascal 5) e si intitola “All around the world: pop songs”: un folto gruppo di allievi dei Dipartimenti Pop e Jazz del Conservatorio di Cuneo, coordinati dal docente Paolo Franciscone e riuniti sotto al nome di Areetah Project, propone un giro del mondo attraverso brani di grande successo ed estremamente popolari. Si esibiscono Gabriele Sbarra alla batteria, Emilio Cuniberti alle percussioni, Daniele Mauro al basso, Stefano Costantino e Simone Pastorino alle chitarre, Lorenzo Venturino alla tastiera, Sebastiano Dotta e Fabio Barbero al sax, Sara Cantamessa e Elena Capra alla voce e ai cori. Sono quattordici i brani che verranno eseguiti: “Us Against The World” e “Holding On” della band Jungle, “Il Monolocale” di Lucio Battisti, “Treasure” di Bruno Mars, “Fly As Me” di Silk Sonic, un medley di “Vita e Prendila Così” di Dalla/Morandi e Lucio Battisti, “Crazy” di Gnarls Barkley/Scary Pockets, “Trust” di Jordan Rakei, “Dracme” di Marco Castello, “Vola” di Patty Pravo, “Piani” di Willie Peyote, “Set Fire To The Rain” di Adele, “Precious Love” di Lee Fields & The Expressions e “American Boy” di Estelle “featuring” Kanye West e Scary Pockets. La partecipazione è libera fino a esaurimento posti e non occorre prenotare. Il giorno successivo, sabato 18 alle ore 20.30, nella sala concerti del Conservatorio di Torino (piazza Bodoni 6) il nostro Dipartimento METS, in collaborazione con uno studente della classe di Pianoforte del Ghedini – Tommaso Saganowski-Sreniawa, allievo del docente Francesco Cipolletta –, partecipa al concerto “Al di là delle Alpi” nel quale viene proposta in prima esecuzione assoluta una versione aumentata con interludi per Yamaha Disklavier® ed elettronica di “Sports et divertissements”, il ciclo di 21 brevi brani pianistici del compositore e pianista francese Erik Satie che ha dato il titolo a tutta la rassegna. Il pianista in carne e ossa si alternerà nell’esecuzione a un pianoforte automatico funzionante in tutto e per tutto come un vero pianoforte acustico, ma nel quale i martelli percuotono le corde grazie a solenoidi comandati da un computer. Il progetto artistico è del docente Gianluca Verlingieri; Edoardo Dadone e Michelangelo Einaudi, allievi di Verlingieri, hanno composto rispettivamente gli intermezzi di pianoforte automatico e il sound design elettronico che lo accompagnerà, diffuso da altoparlanti collocati anche sotto lo strumento stesso, cercando di espanderne le potenzialità in un organismo sonoro unico. Gli esecutori del concerto indosseranno costumi a cura degli studenti IAAD. Istituto d’Arte Applicata e Design del II e III anno del Corso di Diploma Accademico di I livello in Textile & Fashion Design, guidati dai docenti Giuseppina Di Paola e Simone Semeraro. Inoltre, nel foyer sarà visitabile a partire dalle ore 18 la mostra di sculture sonore “Ma mère l’Oye”, ispirata alla celeberrima e omonima suite di Maurice Ravel, che sarà eseguita nel corso della serata da altri artisti: le opere sono state progettate e realizzate da Giulia Calamai, studentessa della Scuola di Scenografia di Massimo Voghera; il sound design e il progetto fonico delle sculture è a cura degli studenti METS Christian Drago, Davide Giordano, Matteo Grosso, Daniel Kulari, Pietro Selvaggi e Giacomo Leonardo Squillari, coordinati da Gianluca Verlingieri, e si avvale della voce registrata dell’attrice Claudia Ferrari, che ha inoltre tradotto e riadattato i testi di Perrault e delle altre fonti letterarie di Ravel. La partecipazione è libera fino a esaurimento posti e non occorre prenotare. Domenica 19 alle ore 17 diversi studenti dei Dipartimenti jazz e pop sono tra i protagonisti di Let it snow!, un concerto dedicato alla neve, all’inverno e alle atmosfere tipiche della stagione che si tiene nella sala concerti del Conservatorio di Torino (piazza Bodoni 6). Nell’ambito del ricco programma, si esibiscono con quattro brani “a tema sportivo e invernale” (Winter games di David Foster, River di Joni Mitchell, Quando nevica di Elisa con Calcutta e Skating in Central Park di John Lewis) Lorenzo Venturino a pianoforte e tastiere, Daniele Mauro al basso elettrico, Simone Pastorino alla chitarra elettrica, Niccolò Stalla, a chitarra e basso elettrico, Emilio Cuniberti alla batteria, Sara Cantamessa, Carlotta Togni e Elena Capra alla voce. La partecipazione è libera fino a esaurimento posti e non occorre prenotare. Mercoledì 22 alle ore 17 nuovo appuntamento con “All around the world: pop songs”, questa volta al FISU Village – Igloo di Piazza Castello a Torino. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti previa prenotazione dal sito www.wugtorino2025.com/it/. L'ultimo evento che vede il Ghedini collaborare alla rassegna è in calendario martedì 28 alle ore 20.30 nella nostra sala “Mosca” (via Roma 19, Cuneo): Miu Hirai al violino e Ayane Sameshima al pianoforte si esibiscono in Miti. Dediche. Memorie, un concerto organizzato in collaborazione con i Musei Reali di Torino, l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo e la Tokyo University of Arts “Geidai”. In programma l’esecuzione di Mity op. 30 di Karol Szymanowski, della Sonata per violino solo n. 5 op. 27 di Eugène Ysaÿe, di Liebesleid di Fritz Kreisle nella trascrizione di Sergej Rachmaninov e della Sonata per violino e pianoforte FP 119 di Francis Poulenc. La partecipazione è libera fino a esaurimento posti e non occorre prenotare. La rassegna Sports et Divertissements prosegue fino al 2 febbraio ed è ideata dal Conservatorio “G. Verdi” di Torino, con una folta partnership che comprende l’Accademia Albertina di Belle Arti, lo IAAD-Istituto d’Arte Applicata e Design, il Conservatorio “Ghedini” di Cuneo e il Conservatorio “G. Cantelli” di Novara, l’Università e il Politecnico di Torino, e ha ottenuto un finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca su fondi PNRR. |