/ Sanità

Sanità | 13 gennaio 2025, 15:10

Liste d'attesa, Guerra: “L'Asl Cn1 non ha mai chiuso le agende, anzi, in sei mesi ha attivato oltre 800 percorsi di tutela”

Il direttore generale analizza l'andamento del fenomeno tra luci e ombre

Sala d'aspetto Asl Cn1

Sala d'aspetto Asl Cn1

Mentre la Regione sta lavorando a un nuovo sistema, con il supporto dell'intelligenza artificiale, per le prenotazioni delle prestazioni al Cup, l'Asl Cn1 ha attivato i percorsi di tutela proprio nell'ottica della riduzione dei tempi di attesa.

Questi però restano un vero “nervo scoperto”, per restare a tema. 
Per un loro abbattimento si è impegnata la Regione con un piano dedicato e a ruota le Asl che però sono ulteriormente gravate dalla mancanza di personale. Lo ha ricordato recentemente lo stesso Guerra, in una sua intervista al nostro giornale. La Cn1 sarebbe sotto organico di almeno 60 medici per riuscire a riorganizzare i servizi e intravedere un miglioramento.

Ciononostante l'Asl Cn1 ha avviato i percorsi di tutela che prevedono l'appuntamento per la visita ambulatoriale entro i 30 giorni e entro 60 per la prestazione diagnostica, anche fuori dal proprio territorio di residenza.

Per cercare di contenere questo fenomeno – spiega il direttore generale dell'Asl Cn1 Giuseppe Guerra - in circa sei mesi sono state 832 le domande di percorsi a cui a oltre 700 l'azienda ha risposto in modo organizzato, non solo trovando posti, utilizzando fondi incentivanti. Abbiamo cercato di dare risposte oggettive mettendo il cittadino al centro. Le nostre agende hanno una visibilità tra il 95 e 100%, che significa averle sempre aperte e disponibili al Cup regionale. Abbiamo - ha infine concluso Guerra - utilizzato molti fondi incentivanti per medici e infermieri, abbiamo anche attivato collaborazioni con realtà private, sebbene siano ancora poche sul territorio provinciale”.
 


I percorsi di tutela

I percorsi di tutela infatti prevedono, qualora venga superato il tempo massimo di attesa delle prestazioni a livello istituzionale, l'attivazione di una specifica procedura che permetta al paziente di effettuare la prestazione stessa presso un erogatore privato accreditato oppure, in alternativa, nell'ambito dell'attività libero-professionale intramuraria, nel rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente di settore evitando così l'interruzione della continuità assistenziale. 

Le indicazioni specifiche sono anche riportate sul sito ufficiale dell'Asl secondo le le quali: 
Il Cittadino assistito dall’Asl Cn1, in possesso di una prescrizione di visita e/o esame specialistico in classe di priorità B (entro 10 giorni) – D (visite 30 giorni / esami 60 giorni) - P (120 giorni) di primo accesso, per prestazione a cui al Piano Nazionale di Gestione delle Liste d'attesa (PNGLA), (indicazioni regionali prot. 93442 del 25/06/2024) che non riesca a prenotare la prestazione sanitaria all’interno dei canali istituzionali sull’intero territorio della Regione Piemonte e nei limiti delle tempistiche di erogazione indicate dai codici di priorità potrà presentare formale istanza all’Asl Cn1 recandosi di persona presso la sede dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico di Cuneo, Savigliano o Mondovì o inviando una e-mail alla casella di posta protocollo@aslcn1.legalmailPA.it

La documentazione da presentare è la seguente:

- richiesta datata e firmata di attivazione del percorso di tutela dei cittadini nell’ambito del rispetto dei tempi di attesa per prestazioni specialistiche;

- impegnativa del Medico di Medicina di Generale / Pediatra di Libera Scelta;

- copia documento di identità in corso di validità della persona richiedente;

- congrua documentazione (autocertificazione del cittadino indicante data e telefono da cui ha chiamato il call center o data e sportello dove si è recato), al fine di dimostrare che la ricerca non ha soddisfatto, dopo almeno tre tentativi di prenotazione in giorni diversi, la richiesta di prenotazione entro i termini previsti dal codice di priorità specifico o dai tempi massimi stabiliti nel Piano Nazionale Governo Liste di Attesa.

Si ricorda al riguardo che la normativa vigente prevede che qualora l’utente rifiuti la prima data utile proposta sul territorio regionale, le cui tempistiche di erogazione rispettino i tempi massimi previsti, verrà meno il relativo ambito di garanzia della Classe di priorità assegnata.

Si ricorda inoltre che in nessun caso può essere autorizzato e, di conseguenza, riconosciuto il rimborso dei costi sostenuti in ordine alle visite ed esami eseguiti privatamente dall’interessato”.

Sara Aschero

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium