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Attualità | 13 gennaio 2025, 10:11

Morto Oliviero Toscani, genio dello "shockvertising" che a Collisioni auspicava l'abolizione della televisione

Aveva partecipato alle edizioni del 2013 e del 2016, e nel 2020 al calendario di incontri della Fondazione Mirafiore. Era ricoverato da venerdì 10 gennaio all'ospedale di Cecina, per complicazioni legate all'amiloidosi diagnosticata due anni fa

Morto Oliviero Toscani, genio dello "shockvertising" che a Collisioni auspicava l'abolizione della televisione

Lutto nel mondo della fotografia: nella prima mattinata di oggi (lunedì 13 gennaio), all’ospedale di Cecina, è scomparso il celebre fotografo Oliviero Toscani. Era ricoverato nel nosocomio livornese da venerdì 10 gennaio, a causa dell’insorgenza di complicanze specifiche collegate all’incurabile malattia – diagnosticatagli due anni fa e resa pubblica in un’intervista al Correre della Sera lo scorso agosto – da cui era affetto, l’amiloidosi. 

La notizia è stata prontamente confermata da un comunicato a firma della terza moglie Kristi Moseng, con cui Toscani condivideva la vita – e con cui ha avuto tre figli – da 50 anni. Il fotografo aveva 82 anni, e i due vivevano a Casale Marittimo, in provincia di Pisa.


[Oliviero Toscani in Fondazione Mirafiore]

Figlio di Fedele, uno dei fotoreporter storici del Corriere della Sera, pubblica la prima foto sul giornale a 14 anni: uno scatto di Rachele Mussolini, raccolto mentre accompagnava il padre alla tumulazione del Duce a Predappio nel 1956. Celeberrimo autore di campagne pubblicitarie – tra cui la prima quella del cornetto Algida, e le più conosciute e discusse quelle per la Benetton – ha voluto unire in maniera innovativa e rivoluzionare la rappresentazione delle più sentite tematiche sociali del momento con le sue pubblicità, in un’azione “di rottura” che gli ha valso diverse polemiche e almeno altrettante querele. Vicino politicamente ai Radicali, era presidente onorario dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”.

Nel 2013 e nel 2016 è stato ospite della kermesse langarola “Collisioni”, quando ancora si teneva a Barolo. Nel primo caso il suo intervento si è improntato su un’aspra critica del media televisivo: “Abolire la televisione sarebbe un sogno quanto abolire una medicina. Vuol dire che sei sano – aveva detto -. La televisione è una dittatura, uccide l’immaginazione e produce solo stanchezza mentale, isolamento e limitazione della comunicazione: la tv è come la cacca, bisogna farla ma non guardarla”; nel secondo incontro, invece, aveva dipinto Facebook e i social network in senso lato come “campi di concentramento moderni che non hanno nulla a che fare con la creatività, che nasce da sé stessi e da quello che si fa con testa e cuore”, e come “specchi che riflettono ma non fanno riflettere”. Ancora in Granda, nel 2020, era stato protagonista del calendario di incontri della Fondazione Mirafiore di Serralunga d’Alba.


[Oliviero Toscani a Collisioni]

redazione

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