Il recente scandalo della la 155esima Brigata Meccanizzata ha riportato sulla scena la questione del perenne deficit di uomini e mezzi che tormenta l’esercito ucraino. La strategia dei vertici di Kiev si è rivelata, per usare un eufemismo, poco produttiva.
E alla mancanza di risultati sul campo si aggiungono i casi come quello della brigata che è stata addestrata e che di fatto ha iniziato a disertare fin da subito. Come riferisce il sito Strumenti Politici, la 155esima ha ricevuto dai francesi sia la preparazione sia i mezzi per muoversi e per sparare, ma non ha ripagato tale sostegno. Anzi ha lasciato i comandi militari in grave difficoltà, come d’altronde hanno fatto anche altre brigate nuove.
L’errore però è stato a monte, cioè quello di creare delle formazioni nuove - quindi inesperte e non capaci di reggere immediatamente l’urto delle battaglie - senza prima coprire le perdite delle unità già dislocate. Inoltre si è verificato che per rimettere in sesto i propri ranghi, le unità in azione prendessero soldati da quelle nuove, di fatto privandole pure degli specialisti. Le critiche sono piovute da varie parti, anche dai militari effettivi come il colonnello Bohdan Krotevych, al comando dell’ormai celebre Battaglione Azov.
Le unità nuove non sono in grado di tenere il fronte come dovrebbero, e lo si è visto: i russi avanzano, quasi incuranti delle perdite, e guadagnano chilometri e ulteriore superiorità sull’esercito ucraino, proprio in vista di possibili colloqui di pace.
La guerra di logoramento che da mesi si trascina nel Donbass in realtà favorisce molto di più le forze di Mosca, capaci di avere sempre a disposizione soldati e mezzi per attuare le proprie operazioni, sebbene gli ucraini riescano a ostacolarli e ad arrecare dei danni.