Sanità - 11 gennaio 2025, 11:30

Asl Cn1, il direttore generale Giuseppe Guerra dopo la sua riconferma: “Lavoreremo in continuità e in modo trasversale” [VIDEO]

Dai 36 primariati assegnati alle due nuove tac a Savigliano e Mondovì, dal progetto del nuovo ospedale di pianura al centro di riabilitazione visiva a Fossano, passando per la convenzione con gli enti gestori. Ecco i traguardi raggiunti e i prossimi obiettivi

Giuseppe Guerra, direttore generale Asl Cn1

Giuseppe Guerra resta alla guida dell'Asl Cn1, dopo il primo mandato di tre anni e sette mesi. Confermato recentemente il direttore generale. Altrettanto rapidamente, il 2 gennaio scorso, a sua volta ha provveduto alla nomina dei direttori sanitario e amministrativo, rispettivamente Monica Rebora e Diego Poggio.

Una nomina che porta con sé un addio obbligato al suo stimato e fidato dottor Grillo, a lungo “braccio destro” di Guerra, che a marzo lascerà il suo incarico per il pensionamento.

Tra gli sforzi che inorgogliscono il direttore generale nel tracciare un bilancio del suo precedente mandato, perlopiù impegnato nell'emergenza covid, è il traguardo dei 36 primariati che si chiuderanno con l'assegnazione dell'ultimo il prossimo 14 gennaio. Una politica aziendale, quella intrapresa da Guerra, che mira alla massima trasversalità su tutto il territorio di competenza della Cn1: “Non si lascia indietro nessuno. La nostra azione è nell'interesse dell'utente cuneese” - ha spiegato Guerra.

L'Asl Cn1 è tra le più vaste e complesse con i suoi 3900 dipendenti e un budget di circa 900 milioni l'anno di bilancio, per raggiungere determinati risultati richiede quindi il ricorso a un sistema manageriale accurato.

La direzione generale ha tempo fino a marzo per individuare i prossimi obiettivi affinchè si possano programmare e pianificare costi e risorse. Un processo che andrà monitorato durante l'anno e dove necessario intervenire.



GUARDA QUI LA VIDEOINTERVISTA ALDIRETTORE GENERALE DELL'ASL CN1 GIUSEPPE GUERRA:

TERRITORIO

Tra i principali obiettivi per il futuro invece ci sarà la conclusione dei progetti in corso con i fondi del Pnrr. L'Asl si è impegnata nel ricambio delle grandi attrezzature, che con l'inaugurazione, in programma la prossima settimana, della nuova Tac di Savigliano, che conta sull'impiego dell'intelligenza artificiale, chiudono tutte le opere previste. “Spero arrivi presto anche quella per Mondovì - precisa Guerra -, altrettanto all'avanguardia. Averne due consentirà di avere una migliore capillarità sul territorio e ridurre i tempi sia di accesso alla prestazione che di refertazione, influendo positivamente sulle liste d'attesa”.

Le quattro centrali operative territoriali sono già state ultimate a giugno dello scorso anno, in linea con quanto previsto dalla normativa.

Nell'ultimo anno il lavoro si è concentrato a ranghi serrati per concludere nel termine di legge i progetti relativi gli ospedali di comunità e case di comunità, sull'esperienza delle 15 case della salute. “Tra i primi ad esempio che vorremmo concludere c'è quella del Mater Amabilis a Cuneo” commenta Guerra. 
A Ceva l'ambulatorio di Senologia aperto lo scorso novembre attende a breve termine l'inaugurazione ufficiale. Si tratta di un servizio della rete oncologica che inizia con la prevenzione per passare alla presa in carico da parte di un'equipe interdisciplinare, fino al servizio delle cure palliative. Nei casi specifici, inoltre, i pazienti in carico in tutte le fasi, dagli accertamenti alle prestazioni, sono esenti dal pagamento del ticket sanitario. 



COLLABORAZIONE CON GLI ENTI GESTORI


Il direttore generale Giuseppe Guerra, nei giorni scorsi, ha firmato una convenzione con gli enti gestori ovvero i quattro consorzi del territorio: il Consorzio Monviso Solidale, il Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese e quelli di Ceva e Mondovì. L'accordo prevede stesse prestazioni e tariffe per tutti i pazienti fragili (dagli anziani ai minori, ai portatori di disabilità) in carico ai consorzi e all'azienda sanitaria. “Si pensi che il 25% della popolazione dell'Asl Cn1 è ultrasessantacinquenne e sono soddisfatto di questa operazione che va ad uniformare i servizi”.

CARENZA DI PERSONALE



Tra le principali criticità di cui risente il sistema sanitario locale è la forte carenza di personale, che non favorisce quindi lo sviluppo dei servizi e il loro mantenimento, sia sui pronto soccorso che sul territorio. A tal proposito Guerra ricorda: “Ci mancano 60 medici e costringe a ricorrere alle cooperative, che tentiamo di contenere al minimo”. A Savigliano questa carenza ha interessato la Ginecologia, la Neurologia, il servizio di Anestesia e Rianimazione, ma anche i due pronto soccorso. “A Savigliano, per esempio, - spiega Guerra - si è scelto di realizzare la linea chirurgica e non quella dell'urgenza. Per fornire i servizi vanno valutate le migliori possibilità e opportunità che si possono offrire sulla base delle risorse”. La professione medica resta ancora poco attrattiva stando alle 1300 borse di studio per gli specializzandi dell'Università di Torino, di cui ne sono state assegnate solamente 300. 



COSA SUCCEDERA' AI PRONTO SOCCORSO?


L'obiettivo è garantire e mantenere il servizio del pronto soccorso a Saluzzo e Ceva, dove è aperto h12, con un servizio solo diurno, sette giorni su sette

Si attende – aggiunge Guerra - il piano sanitario regionale, come annunciato, per poter programmare al meglio le risorse e calarle in modo mirato e funzionale. Al momento a fronte delle scarse risorse umane disponibili e del sottodimensionamento miriamo a mantenere i presidi così come sono”.

OSPEDALE NUOVO DI PIANURA SALUZZO-FOSSANO-SAVIGLIANO

Venerdì scorso 3 gennaio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Dpcm che stabiliva il finanziamento a 250 milioni per il nuovo ospedale di Pianura, che unirà Saluzzo-Fossano-Savigliano. Seguiranno le relative Deliberazioni della Giunta Regionale per attribuire gli stanziamenti, tra cui ci saranno anche i 412 milioni per l'ospedale di Cuneo.

Il 16 gennaio ci sarà l'incontro tra il direttore generale dell'Asl Cn1, i funzionari della Regione Piemonte e il progettista.
Alla Regione – dichiara Guerra - avevamo presentato il progetto definitivo questa estate. Ora il mio compito è di realizzare l'opera riuscendo a rimanere nella cifra finanziata dei 250 milioni, che sarà un'impresa”. Il progetto integrato, costato oltre 6 milioni di euro, entro il 31 dicembre 2025 dovrà essere presentato all'Inail che si occuperà della costruzione. Una volta ottenuto il parere della pubblica utilità occorrerà procedere all'acquisizione o all'esproprio dei terreni su cui il nuovo ospedale sorgerà. Da assegnare l'affidamento del progetto esecutivo. Dalla fine dell'anno 2026 potenzialmente potrebbero iniziare i lavori, inizialmente si era anche ipotizzata la scadenza del 2030 per la fine lavori e messa in funzione.

DIALISI DI MONDOVI' E CEVA

Tra i progetti ambiziosi che verranno perseguiti nel prossimo mandato c'è l'attivazione dei servizi di dialisi di Mondovì e Ceva, che si aggiungono a quelli in funzione a Saluzzo e Savigliano. 



CENTRO DI RIABILITAZIONE VISIVA A FOSSANO
 

Per metà febbraio – annuncia Guerra - spero di inaugurare il Centro di riabilitazione visiva a Fossano, che sarà il riferimento per tutta la provincia di Cuneo. Sarà organizzato con una sala interamente domotica e all'avanguardia, realizzata grazie all'importante finanziamento della Fondazione Crc.
Qui l'utenza troverà anche il tiflologo, un educatore specializzato per le persone con disabilità visive che supporta loro nello svolgimento delle operazioni di vita quotidiana. Una figura che porterà il proprio contributo anche nelle scuole”.

Sara Aschero (Video e foto di Pietro Cattaneo)