/ Politica

Politica | 10 gennaio 2025, 18:47

Saluzzo, botta-risposta sul caso Sedamyl. Insieme si può: "Dalla minoranza ggressività fuori dai luoghi istituzionali, insinuazioni continue e quasi nessuna proposta concreta"

Riceviamo e pubblichiamo la nota del gruppo che replica alle affermazioni delle minoranze sulla variante per l’impianto di biometano

Saluzzo, botta-risposta sul caso Sedamyl. Insieme si può: "Dalla minoranza ggressività fuori dai luoghi istituzionali, insinuazioni continue e quasi nessuna proposta concreta"

Sostenere le attività produttive non è solo una scelta politica, ma un dovere istituzionale che questa amministrazione, in continuità con le precedenti, ha sempre portato e porterà avanti con convinzione. È attraverso il dialogo e la collaborazione con le aziende del territorio che si garantisce crescita economica, occupazione e benessere collettivo. In questo contesto, la Sedamyl rappresenta un’eccellenza: una realtà storica che negli anni ha visto crescere i livelli di occupazione e ha compiuto enormi sforzi per ridurre il proprio impatto ambientale, investendo in tecnologie innovative e sostenibili.

Gli obiettivi del PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile), che la città di Saluzzo ha raggiunto, sono anche il frutto del lavoro dei privati. Non dimentichiamo che, grazie al riutilizzo del cascame termico dell’azienda, è stato possibile riscaldare il Quartiere, la scuola Soleri-Bertoni e la piscina comunale, offrendo un esempio concreto di economia circolare.

Ora guardiamo al futuro con il PAESC (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima), i cui obiettivi, ancora più ambiziosi, non potranno essere raggiunti senza l’impegno attivo delle aziende private. È vero, il Comune ha già fatto moltissimo per ridurre le emissioni di gas inquinanti, ma la collaborazione pubblico-privato è fondamentale. L’impianto di cogenerazione di biometano che Sedamyl si appresta a costruire, basato sugli scarti produttivi, rappresenta una svolta: contribuirà a ridurre significativamente la produzione di CO2, rendendo Saluzzo sempre più un modello virtuoso. Ma credevamo non fosse necessario ricordare tutto ciò alle minoranze.

Troviamo francamente inaccettabile, di fronte a tutto quanto precedentemente detto, l’insinuazione secondo cui chi sostiene questo progetto possa avere interessi personali. Una simile affermazione non solo è priva di fondamento, ma è anche offensiva verso chi lavora con dedizione e trasparenza per il bene comune.

Quanto al tentativo delle minoranze di insinuare divisioni all’interno del nostro gruppo, è persino divertente. La realtà è che abbiamo votato in modo compatto, dimostrando coerenza e responsabilità. Ma capiamo il loro imbarazzo: quando non si hanno argomenti solidi, si cerca di screditare l’altrui compattezza con le illazioni.

E qui arriviamo all’ultimo punto. L’attuale minoranza sembra avere una cifra distintiva: aggressività fuori dai luoghi istituzionali, insinuazioni continue e quasi nessuna proposta concreta o contestazione di merito nelle sedi preposte al confronto pubblico e alla ricerca di soluzioni amministrative migliori. È curioso osservare la dissonanza tra il silenzio in Consiglio comunale, dove si approvano bilanci da oltre 25 milioni di euro senza una critica strutturata, e i frequenti j’accuse sui social e nei comunicati stampa, volti a sollevare dubbi sulla correttezza di amministratori e dipendenti comunali.

Fin dai primi giorni del mandato, le minoranze si sono distinte per un atteggiamento sospettoso e, ci permettiamo di dire, inutilmente inquisitorio. Hanno richiesto accesso a dati sulla festa post-elettorale di Insieme si può (sperando, forse, di trovarci in difetto) e hanno voluto visionare i dati dei contratti di locazione dei beni immobiliari del Comune, con meticolosità sospettosa.

Non parliamo poi della richiesta di accesso agli atti riguardante la FAB, che ha bloccato per quindici giorni il lavoro degli uffici comunali e della Fondazione, generando inutili tensioni e rischiando di causare anche un danno di immagine all’ente. Anche qui, l’insinuazione era chiara: dubitare della correttezza del Consiglio di Amministrazione FAB e degli uffici. Insomma, un’ostinazione sterile ben diversa dal ruolo di controllo propositivo che spetta alle minoranze. Un’azione che non vediamo come possa generare benefici concreti per la comunità.

Da parte nostra, continueremo a lavorare con serenità per Saluzzo, certi che i cittadini sappiano distinguere tra chi amministra con competenza e chi cerca visibilità con polemiche pretestuose.

Il Gruppo consiliare Insieme si può

comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium