Attualità - 10 gennaio 2025, 15:59

Il classico di Cuneo presenta il libro "Flora Cuneensis". Cia Cuneo: "Un omaggio alla cultura agricola del nostro territorio"

L'anteprima domani, sabato 11 gennaio, alla Casa del fiume, in piazzale Cavallera 19, alle ore 17,30

“Un erbario, un liceo, una città” è il libro, edito da Primalpe, con cui il liceo classico “Silvio Pellico” di Cuneo (oggi licei classico e scientifico Pellico-Peano) omaggia l’erbario storico della seconda metà dell’Ottocento della città, con particolare riferimento alla “flora cuneensis”.

L’opera verrà presentata in anteprima domani, sabato 11 gennaio, alla Casa del fiume di Cuneo, in piazzale Cavallera 19, alle ore 17,30 (ingresso libero su prenotazione tramite il sito del Parco fluviale Gesso Stura) e, successivamente, al cinema teatro Monviso di Cuneo, mercoledì 12 febbraio, alle ore 21, nell'ambito del ciclo di conferenze organizzate da Pro Natura Cuneo.

L’erbario è stato realizzato dal professor Corrado Boccaccini, docente di Storia naturale presso il Regio Liceo, tra il 1874 e il 1901, ed è composto da diciotto volumi, con circa novecento specie, raccolte prevalentemente nel Cuneese. È accompagnato, e qui sta la sua particolarità, da un manoscritto con indicazioni sia puramente botaniche, tipiche di un sistematico, sia storiche, nel senso che vengono indicate le zone di raccolta nella città e nei suoi dintorni.

"Il lavoro di recupero dell’erbario – spiega Fulvia Giannessi, ex docente del Liceo e tra le curatrici del libro - è consistito nel fotografare tutti i novecento esemplari botanici, nel “tradurre” il manoscritto con la grafia dell’Ottocento, difficile da comprendere, e nel cercare di associare i luoghi indicati nel manoscritto con i luoghi corrispondenti, oggi. Si è pensato di valorizzare quindi tutto il lavoro con una pubblicazione che unisse l’aspetto scientifico all’aspetto storico, con un duplice obiettivo: la riscoperta e valorizzazione sia di specie botaniche con il loro habitat sia di una città, la Cuneo di ieri".

Oltre che dalla professoressa Giannessi, l’opera è stata portata avanti dalla collega Angiola Bono, insieme al collaboratore del Parco fluviale di Cuneo Dario Olivero e al botanico Renzo Salvo. Un capitolo dedicato alla storia del Liceo è stato sviluppato dal dirigente Alessandro Parola.

"È stata una sfida davvero appassionante e coinvolgente – osserva ancora Giannessi -, le tracce dell’Erbario ci hanno condotto a scoprire luoghi e piante che oggi ci appaiono in molti casi cambiati o sviluppati diversamente. Con il Parco delle Alpi Marittime, ad esempio, abbiamo avviato una ricerca sul Dna della “Typha minima”, per scoprire come mai questa pianta, che all’epoca si trovava alla confluenza tra il Gesso e lo Stura, oggi sia presente soltanto a Moiola".

Con gli autori e gli allievi del Liceo di Cuneo che hanno portato a termine l’impresa editoriale, si complimenta il direttore provinciale di Cia Agricoltori italiani, Igor Varrone: "Lavorare sull’erbario storico – dice Varrone -, significa scoprire che le radici delle piante sono parte integrante della storia della città, un omaggio alla cultura agricola del nostro territorio".

c.s.