"Avere". Questo il titolo dell'ultima opera di Franco Sebastiano Alessandria, il maestro delle chiavi, che questa volta ha dato vita a un moderno "Guernica".
Circa 150 le figure e i dettagli che compongono il quadro, olio su tela: un messaggio potente che si sprigiona con colori accesi come il rosso e l'arancione, evidenziando i simboli del potere, che lasciano dietro di sé distruzione e aridità.
Gli orologi sono senza lancette, in primo piano un rinoceronte sta esalando l'ultimo respiro dopo che è stato privato del suo corno, a fianco a lui una poltrona rossa, quasi un'eco del dittico "Essere o Avere", realizzato dall'artista nel 2023 (leggi qui).
Tutto attorno la vita fatta di fasti, champagne, borse e vestiti firmati, inaridisce tutto ciò che sfiora.
Impossibile cogliere in un solo sguardo tutti i dettagli del quadro: i tappeti fatti con la pelle di animale, le valigie firmate, auto fiammanti.
Sulla destra poi la raffigurazione dell'Esodo, scultura realizzata con le chiavi, parte delle opere esposte en plein air a Dogliani, dedicata alle donne migranti che portano i loro bambini in braccio e sulla testa grandi carichi, di fatiche, di speranze e pensieri, in contrasto al mondo dell'avere (leggi qui).
Un'opera che, senza mezzi termini, mette chi la osserva di fronte alla distruzione e alla corruzione che l'Avere genera nel mondo.