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Cronaca | 09 gennaio 2025, 18:05

Il "capo" della baby gang finisce in tribunale per le scritte in stazione a Mondovì

Autori degli insulti scritti con un pennarello nero contro Carabinieri e magistratura, un 21enne di Ceva e altri tre giovani minorenni, poi raggiunti dal daspo del Questore. Sul maggiorenne grava anche un altro procedimento penale per minacce ad una capotreno

Una delle scritte comparse sulla parete della stazione di Mondovì

Una delle scritte comparse sulla parete della stazione di Mondovì

“Meglio un amico delinquente che uno sbirro invadente”, “gli sbirri non sono i benvenuti”, “lo sbirro ti arresta, il pm ti accusa, il giudice conferma ma a noi nessuno ci ferma”: sono queste alcune delle frasi scritte con un pennarello comparse sui muri della stazione ferroviaria di Mondovì l’11 febbraio 2023

Secondo gli inquirenti, ad aver imbrattato le pareti delle casse automatiche, della biglietteria e quella posta all’ingresso della sala d’attesa della stazione, sarebbero quattro ragazzi, di cui uno solo maggiorenne che, oltre ad essere stati destinatari, per questi fatti, di un daspo Willy sono anche soggetti noti gravati da precedenti

Ai giovani, due italiani e due di origine marocchina, tutti residenti nel Monregalese, si arrivò attraverso l’acquisizione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza poste nei locali della stazione dove, come stabilito dal provvedimento emanato dal Questore di Cuneo, è fatto divieto di accedervi o sostare nelle vicinanze per un periodo da uno a due anni.

Il “capo” della baby gang, S.R., classe 2003, nato Ceva ma domiciliato a Lesegno, deve ora rispondere in tribunale a Cuneo di imbrattamento e del reato di vilipendio delle forze armate e dell’Arma dei Carabinieri.

Si è infatti celebrata nei giorni scorsi l'udienza predibattimentale in cui il giudice Emanuela Doufur deciderà sul suo rinvio a giudizio. Ma nel frattempo, nei confronti del ragazzo, la Procura di Cuneo ha aperto un altro fascicolo, il cui procedimento è già in corso: l'accusa è di minacce ad una capotreno. Nel 2022 il ventunenne, assieme al fratello,  avrebbe iniziato una vera e propria "caccia all'uomo" per vendicare l’amico che, senza biglietto, era stato fatto scendere dal treno. 

CharB.

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