/ Attualità

Attualità | 09 gennaio 2025, 08:58

Tesoro, mi sono sparite le banche: sono 600mila i piemontesi che vivono in un Comune senza sportelli

Le imprese sono 42mila. A lanciare l'allarme è Cna Piemonte: "La spinta sul digitale non deve far perdere il rapporto diretto con chi dà credito"

Sono sempre di più i piemontesi che vivono in luoghi senza sportelli bancari

Sono sempre di più i piemontesi che vivono in luoghi senza sportelli bancari

Su oltre 4 milioni di persone (4,2 milioni, per la precisione), sono ben 605mila i piemontesi che vivono in un Comune o comunque in un territorio in cui non ci sono banche, ma nemmeno sportelli a servizio degli utenti. In pratica, un piemontese su sette, in caso di necessità, è costretto a spostarsi per incontrare qualcuno "di persona" a livello di mutui, crediti, finanziamenti e così via.

Una "desertificazione" dei servizi che colpisce anche le grandi città (dove le filiali bancarie stanno progressivamente scomparendo), ma che nelle zone isolate rischia di avere effetti e disagi ancora maggiori.

A lanciare l'allarme è Cna Torino, che richiama l'attenzione anche sulle 42mila imprese che si trovano nelle stesse condizioni dei privati cittadini. "Questa relazione - dicono dall'associazione di categoria delle piccole imprese artigiane -pone l’accento su un cambio di prospettive in ambito economico bancario tutto teso alla digitalizzazione di un servizio quanto mai indispensabile per il sistema lavorativo che fa capo al mondo delle micro e piccole imprese".

"Si tratta di un cambio di passo utile che il sistema bancario ha messo in essere negli ultimi anni ma che non deve andare a detrimento di un rapporto diretto tra chi eroga servizi di natura economica e il mondo produttivo", proseguono.

L'accesso al credito rappresenta da sempre una sfida cruciale per le piccole imprese e gli artigiani - dice il presidente di Cna Piemonte, Giovanni Genovesio -. Il sistema di confidi con Cna offre un servizio indispensabile per semplificare il rapporto tra imprese e banche facilitando anche l’acquisizione di finanziamenti utili per chi lavora per programmare la propria attività”.

La speranza - aggiunge il segretario di Cna Piemonte, Delio Zanzottera - è che, sia il sistema bancario che le Associazioni di categoria come la nostra, possano lavorare in stretta sinergia per favorire un accesso semplificato a domanda e offerta di credito indispensabili alle imprese per poter lavorare in serenità e programmare il proprio futuro. Tutto ciò nonostante i rilievi della Banca d’Italia, in previsione, abbiano evidenziato criteri maggiormente restrittivi per i prestiti. Se vogliamo che il nostro sistema produttivo possa rimanere competitivo dobbiamo concedergli fiducia”.


 

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium