/ Attualità

Attualità | 08 gennaio 2025, 14:06

Free flow Asti-Cuneo: "In Francia funziona in modo semplice, qua no. Prima di lanciare nuovi sistemi di pagamento sarebbe bene imparare"

Non si fermano le critiche al nuovo sistema di pagamento senza casello. Un lettore ci scrive per raccontare la sua esperienza oltralpe dove sono in vigore numerosi tratti "peage en flux libre"

Free flow Asti-Cuneo: "In Francia funziona in modo semplice, qua no. Prima di lanciare nuovi sistemi di pagamento sarebbe bene imparare"

Non si ferma l’ondata di segnalazioni da parte di numerosi automobilisti alle prese con difficoltà legate al sistema di pagamento "free flow" sulla A33 Asti-Cuneo. Tra errori tecnici, difficoltà di utilizzo del portale di pagamento e mancate risposte dai servizi clienti, gli utenti si trovano a fronteggiare problematiche che rischiano di trasformarsi in sanzioni maggiorate. Sul tema la nostra redazione ha chiesto riscontro anche all'assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi (leggi qui)

Di seguito riceviamo e pubblichiamo l'ultima lettera, in ordine di tempo, che abbiamo ricevuto da un nostro lettore, che invita a seguire il modello francese, più semplice e chiaro. 

******

Buongiorno,

in merito alle varie testimonianze pubblicate in questi giorni concernenti il cattivo funzionamento del “free flow” sulla Asti-Cuneo, vorrei aggiungere anche la mia.

Nel mese di luglio scorso ero in Francia con il camper, nel viaggio di ritorno percorrendo l’autostrada A79 e precisamente nel tratto Montbeugny ouest – Molinet est ho notato una serie di cartelli che indicavano, in quel tratto, la presenza del “peage en flux libre” con ben specificato sia il significato che i vari modi per eseguire il pagamento.

Qui apro una parentesi, chissà perché i francesi lo chiamano “peage en flux libre” in francese e noi lo chiamiamo “free flow” e non in italiano? Chiusa parentesi.

Per il pagamento, non possedendo il telepass francese mi restavano altre 2 possibilità, fermarmi nelle aree di sosta lungo il percorso e pagare alle macchinette automatiche, oppure entrare nel sito ALIAE, gestore dell’autostrada, inserire il numero di targa del mezzo e pagare tramite bonifico o carta di credito entro 72 ore dal passaggio. Io ho scelto la seconda opzione, più sbrigativa e ho regolarizzato con una carta prepagata, il tutto in modo molto chiaro, semplice e veloce senza nessuna registrazione e ottenendo immediatamente la ricevuta del pagamento.

Ho poi letto sul sito che per chi transita più volte su questi tratti sperimentali, che in Francia sono diversi e in aumento, e non possiede il telepass, solamente registrando il numero di targa e un indirizzo mail, ad ogni passaggio verrà avvisato. Addirittura per chi passa sovente, per non dover pagare ogni volta, è possibile versare un acconto dal quale verranno attinti i pagamenti in tempo reale, ricevendo ogni volta conferma e credito rimanente, o in alternativa si può dare disposizione di prelevare i pagamenti direttamente dal conto corrente bancario o da una carta. Tutto questo evita il rischio di dimenticarsi del pagamento e incorrere in multe e sanzioni, senza alcuna perdita di tempo ed essendo sempre informati.

Concludo con queste considerazioni: sicuramente questo sistema è auspicabile che sia sempre più diffuso nel prossimo futuro, se ben organizzato evita di rallentare o addirittura fermarsi in coda ai caselli con relativi rischi di tamponamenti, inutili perdite di tempo e non meno importante riduce l'inquinamento, oltre che portare grandi vantaggi ai gestori.

Io posseggo l’UnipoolMoove e non ho problemi quando percorro l’Asti Cuneo, ma da tutto quello che ho letto in questi giorni mi pare che per chi ne é sprovvisto le cose non sono cosi semplici come in Francia. 

Pertanto consiglierei ai responsabili del gruppo Gavio di non guardare esclusivamente ai propri interessi e ai politici locali che tanto hanno appoggiato e sostenuto l’operazione, prima di lanciare nuovi sistemi di pagamento, di guardarsi attorno e ogni tanto copiare dai nostri vicini francesi dai quali, a volte, qualcosa da imparare ce l’abbiamo!

Un lettore

lettera firmata

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium