Sanità - 08 gennaio 2025, 16:08

Senologia di eccellenza al Santa Croce: il dottor Bonomi guida la "rivoluzione" oncologica ed estetica

Chirurgo oncoplastico, è a Cuneo dallo scorso mese di maggio, dopo aver vissuto e lavorato per quasi vent'anni in Inghilterra

Il dottor Bonomi con il dottor Puppo

Il tumore al seno - o, meglio, della mammella - è quello più diffuso nella popolazione femminile, rappresentando circa un terzo delle malattie neoplastiche che colpiscono le donne. Grazie alla prevenzione e alla ricerca, sono piuttosto confortanti i dati sulla sopravvivenza: a 5 anni dalla diagnosi la percentuale di guarigione è dell'88%. 

Una patologia molto diffusa da cui, fortunatamente, la maggior parte delle donne guarisce, almeno a livello fisico. L'aspetto psicologico è però altrettanto importante, perché chiama in causa la femminilità e anche la sessualità. Ci sono donne che, dopo un intervento di mastectomia, non riescono più a spogliarsi o hanno vergogna del proprio corpo. 

E', questo, uno degli aspetti che maggiormente stanno a cuore al dottor Riccardo Bonomi, dallo scorso maggio 2024 alla guida della Senologia dell'ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo

Bonomi ha lavorato per quasi vent'anni in Inghilterra. Chirurgo oncoplastico, ricostruttivo e cosmetico del seno, ha scelto di rientrare in Italia e di venire a Cuneo, grazie all'attenzione che l'ospedale riserva al mondo "donna". 

Dopo sette mesi, è pronto per fare un primo bilancio. Ed è positivo. La Senologia di Cuneo, dopo alcuni trasferimenti e pensionamenti, aveva sicuramente bisogno di essere rilanciata. E Bonomi, con la sua visione non solo di oncologo ma anche di chirurgo plastico, è stato voluto proprio per questa sua doppia valenza. "A Cuneo, adesso, possiamo garantire un buon repertorio di interventi che prima non si facevano, posizionando il Santa Croce tra le eccellenze regionali in questo ambito", spiega Bonomi. 

"Per me - chiarisce - la cosa più importante, la prima che guardo, quando ricevo una donna malata, è la simmetria. Questa è una mia ricerca costante. Devo togliere la mammella di destra ma guardo anche la sinistra, perché voglio ricreare oppure ottenere simmetria. E' un aspetto al quale puoi prestare attenzione solo se sei la stessa persona che demolisce e poi ricostruisce. Io sono un chirurgo oncoplastico, quando demolisco ho già chiaro in testa l'approccio estetico, che ha sempre come primo obiettivo la simmetria, da mantenere o migliorare, nel rispetto dell'immagine corporea. All'inizio la donna non ci pensa e ti dice solo: togli tutto. Ma poi le cose cambiano, la donna non si sente più a posto, non riesce più a guardarsi allo specchio, si vede deforme. L'impatto psicologico può essere devastante. E io cerco di prevenirlo intervenendo già con una visione estetica. Il chirurgo tout court incide o taglia a volte anche dove non servirebbe. Poi il chirurgo estetico deve rimediare, ma non sempre si riesce. Io ho la visione completa: demolisco e ricostruisco".

TIPI DI INTERVENTI 

Ma quali sono gli interventi che si fanno ora al Santa Croce? Tutti quelli più avanzati, sia per quanto riguarda l'efficacia del trattamento sua per quanto riguarda l'aspetto estetico, fondamentale per la qualità della vita delle pazienti. 

Si va dalla chirurgia conservativa della mammella, con la quale si rimuove solo il tumore con un margine di tessuto sano circostante, preservando il più possibile il seno, all'oncoplastica, in cui è specializzato Bonomi fino alla mastectomia Skin-Sparing (la pelle del seno viene preservata, rimuovendo solo il tessuto mammario) o Nipple-Sparing (anche il complesso areola-capezzolo viene mantenuto, migliorando l’estetica del seno ricostruito).

Le tecniche di ricostruzione mammaria, a Cuneo, sono tra le più avanzate: gli embipeduncolati utilizzano lembi di tessuto (cute, grasso e muscolo) prelevati dalla stessa paziente, lasciandoli però attaccati al loro peduncolo vascolare originale. Il tessuto viene prelevato dalla schiena e trasferito sul seno, oppure viene preso dall’addome. È una procedura più invasiva rispetto ad altre, ma offre risultati estetici eccellenti.

C'è poi il lipofilling, tecnica di ricostruzione o rimodellamento del seno che utilizza il grasso prelevato da altre aree del corpo della paziente (come addome, fianchi o cosce) tramite liposuzione. Questo grasso viene trattato e poi iniettato nel seno.

Tutti interventi che mirano non solo a rimuovere il tumore ma anche a preservare l’integrità estetica ed emotiva delle pazienti. Grazie a un approccio multidisciplinare che include oncologi, chirurghi plastici e radioterapisti, oggi è possibile personalizzare ogni trattamento in base alle esigenze individuali, riducendo gli effetti collaterali fisici e psicologici.

"Quando sono arrivato a Cuneo ho trovato un reparto che aveva bisogno di essere rilanciato. I numeri erano calati. Adesso, negli ultimi tre mesi e mezzo, sono più che raddoppiati. Trattiamo circa venti casi al mese, ma siamo in continua e costante crescita. Serve tempo, ma il percorso verso un ospedale sempre più a misura di donna è avviato. Conoscevo già il dottor Andrea Puppo, che dirige Struttura di Ginecologia e Ostetricia, e sono venuto qui a Cuneo anche perché sapevo che sarei entrato a far parte della sua squadra. Il direttore generale Livio Tranchida mi ha dato ampia libertà e fiducia e sono contento di aver accettato e di essere qui al Santa Croce di Cuneo, dove viene applicata alla lettera quell'attitudine che in Inghilterra chiamiamo patient first: il paziente viene prima di tutto".