Al Direttore - 08 gennaio 2025, 06:59

Ente Parco Alpi Marittime, la nomina di Erbì a presidente è al capolinea?

Lettera del gruppo "valle Pesio Indipendenti" circa criticità che sarebbero emerse nel curriculum dell'aspirante presidente

Armando Erbì

Riceviamo e pubblichiamo. 

***

Sembrava cosa fatta, ma così pare non sia! Quando ormai si dava per certo l’accordo politico per la nomina di Armando Erbì a Presidente dell’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime, ci giunge voce di alcune criticità che sarebbero emerse nel curriculum dell’aspirante Presidente che potrebbero mettere “fuori gioco” la sua candidatura.

 E’ quanto sostengono i brusii di corridoio raccolti tra gli addetti ai lavori della politica piemontese e gli esponenti di varie Associazioni, che riscontrerebbero, nell’eventuale nomina di Erbi, un “vulnus” delle disposizioni regionali vigenti. 

In sostanza, il Consorzio Operatori Turistici Conitours, di cui Erbì è direttore e che figura nell’elenco dei 12 consorzi turistici riconosciuti in Regione Piemonte come da DD 228 del 26 luglio 2024, avrebbe in questi ultimi tre anni ottenuto dall’Ente regionale finanziamenti per oltre 500.000 Euro per esercitare l’attività di promozione, accoglienza e informazione turistica in Piemonte ai sensi della LR 14/2016.

 Per come si sono svolti i fatti sembrerebbe pacifica l’applicazione della disciplina in materia di “inconferibilità” che porta alla “incompatibilità” della candidatura di Erbì all’eventuale incarico di Presidente dell’Ente parco di cui al decreto 8 aprile 2013 n. 39, non avendo Erbì ottemperato al disposto di questo decreto il quale prevede che l’ipotetico candidato a Presidente debba dimettersi (in questo caso da direttore Conitours) almeno 24 mesi prima della sua eventuale nomina. 

Sebbene l’accordo politico sia stato raggiunto sul nome di Erbì come presidente del Parco delle Marittime, ora toccherà alla commissione per la valutazione delle candidature della Regione Piemonte esprimersi sulla compatibilità o meno di quanto deciso dalla politica. Le pressioni perché la Regione valuti un altro candidato sono forti, a cominciare dal mondo dell’associazionismo e dell’ambiente, che negli ultimi due mandati amministrativi si sarebbero sentiti “scippati” di una posizione qualificata nel Consiglio di amministrazione dell’Ente.

 A questo punto è molto probabile che i “giochi” sul Presidente del Parco si possano riaprire a vantaggio delle altre 5 proposte di candidatura protocollate in Regione ed indirizzate ad esperienze già collaudate, che garantirebbero meno fibrillazioni tra gli amministratori del vasto territorio su cui insiste l’area protetta delle Alpi Marittime. La complessa ed intrigante “via crucis” di Erbì per raggiungere la presidenza dell’Ente parco potrebbe dunque essere giunta al capolinea o magari soltanto differita nel tempo per qualche arrangiamento tecnico a supporto delle procedure di indirizzo e di nomina. 

taremo a vedere attenti alle evoluzioni degli eventi che avremo cura di portare all’attenzione dei lettori per una più completa informazione. Intanto, buon anno 2025 a tutti quelli che ci seguono.

Antonio Ambrogio, gruppo "Valle Pesio Indipendenti"