Inversione termica: fa più freddo a quote basse che in montagna.
Non è un fenomeno nuovo, anzi. Negli ultimi anni è capitato spesso. Ma resta comunque curioso, a maggior ragione se abbinato alla foto condivisa dal meteorologo Andrea Vuolo sulla pagina Facebook Meteo in Piemonte.
E' lui stesso a commentare: "La foto più particolare di questi ultimi giorni, relativamente al fenomeno dell’inversione termica sulle montagne piemontesi, è senz’altro questa! Tra Prato Nevoso e Artesina, nel Cuneese, nevischio da nebbia e galaverna con temperature sotto lo zero verso il fondovalle; più in quota scorrimento di aria calda e umida sopra i 1.600 metri, con gradienti termici verticali fino a 15°C in poche centinaia di metri di differenza".
E non sarà molto diverso nei prossimi giorni. In quota sono infatti attesi venti di foehn forti, in particolare sulle creste tra Alpi Marittime e Graie, e dall'alternanza tra fasi più stabili ed il transito di fronti perturbati che risulteranno attivi in particolare nelle valli tra Alpi Cozie e Lepontine, a tratti anche sull'Appennino di confine e, tra la tarda serata di domani e le prime ore di giovedì, sulle pianure orientali e settentrionali, con associati fenomeni moderati solo sulle creste nordoccidentali.
Aria calda, dunque, con quella più fredda ferma in pianura e a quote collinari.
Lo zero termico? Oggi è sopra i 3.000 metri, in calo domani attorno ai 2.500/2.700 metri. Davvero un inizio di gennaio anomalo. E per ora non si vede neve all'orizzonte: sabato dovrebbe essere una giornata di bel tempo, ma è una temporanea quiete prima dell'arrivo di un nucleo di aria molto fredda dall'Europa orientale nella giornata di domenica. Crollo delle temperature ma nessuna precipitazione.