Alcuni giorni fa è stato reso noto il pronunciamento del TAR Piemonte, che di fatto darà il via libera alla costruzione dell’impianto di produzione di biometano nella frazione Canove di Govone, progetto contestato dagli abitanti per la vicinanza all’abitato, per il consumo di suolo agricolo e per molte altre perplessità, aggiunte alle preoccupazioni sulle possibili emissioni pericolose per la salute pubblica.
La vicenda, portò alla costituzione del comitato “No Biometano a Govone” e al commissariamento del Comune, dopo le dimissioni del sindaco Elio Sorba nel 2023.
Dopo mesi di incontri, dibattiti, proteste e manifestazioni, il tentativo di rivolgersi al tribunale amministrativo regionale per fermare la procedura di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio dell’impianto, per il momento non è servito.
Il commento ufficiale dell’amministrazione comunale di Govone è stato divulgato in data odierna:
“Il 27 dicembre 2024 è stata pubblicata la sentenza pronunciata dal TAR Piemonte che dichiara inammissibile il ricorso proposto dal Comitato “No Biometano a Govone” per l’annullamento della determinazione della Provincia di Cuneo del 21/12/2023, che ha autorizzato la società Govone Biometano s.r.l alla costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di biometano derivato da biomasse agricole e sottoprodotti dell’industria dolciaria della producibilità di 1.500 Sm3 da realizzare nel territorio del Comune di Govone, frazione Canove. L’Amministrazione comunale prende atto del pronunciamento definitivo del TAR Piemonte, consapevole di aver fatto tutto il possibile nel rispetto dei termini di legge. Come già dichiarato in precedenza, in questa situazione la priorità dell’Amministrazione comunale rimane quella di vigilare attentamente sull’attuazione di tutte le prescrizioni contenute nel provvedimento autorizzativo provinciale.
A tal fine si procederà a costituire una “Commissione Ambiente” composta da membri di alto profilo professionale per supportare in tale attività l’Amministrazione e gli uffici comunali, nonché da rappresentanti del Consiglio Comunale (maggioranza e minoranza).
Tale Commissione verrà costituita nei modi ritenuti più coerenti con le finalità da perseguire ed in tempi certamente brevi, ma tali da consentire le valutazioni e le verifiche necessarie a garantire il miglior supporto per l’Amministrazione e gli uffici comunali nel supremo interesse della comunità govonese”.
Già alcuni giorni fa erano arrivate le considerazioni di Stefania Serpentino, Consigliera Comunale di minoranza nell’amministrazione govonese e membro del Comitato: “Come cittadina di Govone, come membro del Comitato No Biometano e come Consigliera Comunale, mi sento di esprimere la più profonda amarezza e rabbia per la sentenza pronunciata dal TAR Piemonte in merito alla questione Biometano in Fraz Canove. Il TAR, disattendendo la sua stessa pronuncia dello scorso 21 marzo, e dopo quasi 60 giorni dall’udienza di merito, ha “liquidato” una questione complessa nel merito e nelle motivazioni eccepite dal Comitato limitandosi a dichiarare l’incompetenza di quest’ultimo, mi domando se forse poteva già rilevarla a marzo questa incompetenza e come mai questo così sconcertante cambio di rotta. Detto ciò il mio Gruppo Consigliare “Uniti per Govone-Cambiare si può” continuerà ad appoggiare il Comitato nelle iniziative che eventualmente deciderà di intraprendere insieme ai propri legali, e chiederà al più presto al Sindaco e a tutta l’Amministrazione Comunale di istituire immediatamente la Commissione Ambiente come deliberato lo scorso 6 agosto, affinché si inizi sin da subito a vigilare sull’operato della Govone Biometano”.
La vicenda potrà ancora avere un seguito, pertanto si vedranno gli eventuali sviluppi in questo nuovo anno.