/ Volley

Volley | 02 gennaio 2025, 19:08

Volley A2M. Qual è il futuro di Pinali a Cuneo? Ma la sua assenza non deve essere un alibi

Le parole del presidente Costamagna al termine della gara contro Brescia hanno lasciato il segno. Poi è arrivata la brutta sconfitta di Cantù, con molti interrogativi: perché quelli che dovevano essere i punti di forza della squadra non emergono?

Giulio Pinali: per l'opposto di Cuneo un nuovo problema fisico (Foto Valerio Giraudo)

Giulio Pinali: per l'opposto di Cuneo un nuovo problema fisico (Foto Valerio Giraudo)

Capodanno agrodolce per la MA Acqua San Bernardo Cuneo. Giorni nei quali la squadra di Matteo Battocchio, reduce da due sconfitte consecutive, l’ultima a Cantù patita in modo netto e pesante, si interroga sull'immediato futuro. 

Le parole del presidente Gabriele Costamagna al termine della gara interna persa contro i bresciani hanno lasciato il segno, com'era d’altronde prevedibile. Costamagna ha fatto capire, senza troppi giri di parole, che il nuovo stop di Giulio Pinali è un problema grosso. Che, in un modo o nell’altro, va risolto: senza un opposto di peso la squadra non va da nessuna parte. 

Davide Brignach, lo sa il presidente come chiunque altro segua il campionato, non ha nessuna colpa. Ha fatto e continua a fare quello per il quale era stato chiamato. Semplicemente, dopo un avvio  nel quale c'erano l’effetto sorpresa e squadre non completamente amalgamate, la situazione è cambiata. Gli avversari gli hanno preso le misure, lui fa fatica a mettere palla a terra e ha bisogno di una mano. Si chiami Pinali, o qualunque altro nome.

Con una premessa, che molti sembrano aver scordato: non per puntare al passaggio di categoria. Non erano e non sono questi gli obiettivi stagionali. I successi (e anche il bel gioco) della prima parte di stagione hanno fatto intraprendere voli pindarici a molte persone, ma chi conosce l'evolversi di ogni singola stagione sa quanto sia lungo il percorso che porta alla meta. 

La stagione 2024/2025, lo aveva ribadito più volte lo stesso presidente durante la campagna acquisti (gli errori di comunicazione commessi in passato a qualcosa sono serviti), è da considerarsi transitoria. La delusione patita nel finale dello scorso campionato aveva per un attimo fatto vacillare le certezze di Costamagna, ma alla fine ha prevalso la voglia di rivincita. 

Senza proclami: Cuneo Volley è una società sana, cosa non scontata nel panorama vollistico nazionale, ma piccola. In una piazza storicamente importante a livello agonistico, ma dove si fa fatica a catturare aziende che vogliano impegnarsi in grandi investimenti a livello sportivo locale. E allora si punta ai "tanti" dalle piccole cifre. Che sono manna dal cielo, ma non permettono di pianificare una campagna acquisti faraonica.

Con il budget a disposizione, il direttore sportivo Paolo Brugiafreddo insieme con l'allenatore Matteo Battocchio hanno messo insieme la rosa. 

Non stratosferica, ma fatta di mani esperte, parecchi giovani ed una scommessa da giocare. Con i quali l'obiettivo comune era e resta quello di raggiungere i playoff: a questi si puntava e questi si debbono raggiungere.

Il problema è che la squadra vista in campo negli ultimi tempi non sta giocando come potrebbe. I due punti di forza della MA Acqua S.Bernardo dovevano essere battuta e ricezione. E se nella prima parte di stagione la seconda linea ha più o meno funzionato, Cuneo dal servizio sta ottenendo troppo poco. Ricezione scontata, palla più difficile da gestire per il palleggiatore: che può essere bravo ed esperto fin che vuoi, ma quando non puoi servire i centrali non ti restano molte alternative. O hai le bande in grado di fare i buchi per terra, oppure non passi. Dunque, c'è bisogno di un opposto.

Gabriele Costamagna nei prossimi giorni farà le valutazioni: se Pinali riuscirà a recuperare dal nuovo strappo muscolare che lo ha colpito (in zona completamente diversa dalla precedente)  in tempi e modi consoni affinché la squadra possa trarne beneficio resterà, altrimenti la sua sostituzione diventerebbe inevitabile. 

Con tutti i problemi annessi e connessi. Il mercato tra società italiane è chiuso e allora si punterebbe su un nome straniero. Probabilmente la società qualche contatto lo ha preso, ma quanto una nuova pedina potrebbe trovare equilibrio in una squadra che fa fatica ad averlo di suo? Oggi l'assenza di Giulio Pinali non deve essere un alibi: quando giochi sei set e non ne chiudi nemmeno uno nonostante le possibilità che ti hanno offerto, qualcosa non funziona a prescindere.

La ricetta migliore è la solita: lavorare in silenzio, con ogni singolo elemento a fare la propria parte. Anche riconoscendo le colpe. 

Cesare Mandrile

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium