La Regione ha approvato gli esiti del bando "Interventi per promuovere la piena inclusione attraverso il bilinguismo italiano/lingua dei segni italiana per l’anno scolastico 2024/2025", che ha avuto una grande partecipazione da parte degli istituti scolastici statali e paritari di ogni ordine e grado. In base alle risorse disponibili – 300mila euro - sono stati finanziati 16 progetti, che coinvolgono 3.237 studenti tra cui 68 studenti sordi.
Le scuole secondarie di secondo grado, grazie al contributo regionale, realizzano percorsi personalizzati di inserimento lavorativo e corsi di approfondimento della lingua dei segni per gli allievi, con un esame finale per la certificazione. Le scuole hanno realizzato prodotti e strumenti a supporto della didattica, favorendo la collaborazione tra allievi sordi e allievi udenti. L'iniziativa promuove la formazione e l'apprendimento degli studenti sordi e la valorizzazione delle competenze degli studenti udenti attraverso l’apprendimento e l'utilizzo della Lingua dei segni italiana.
Dall’anno scolastico 2020-2021 a oggi, la Regione ha stanziato 1,3 milioni di euro che hanno finanziato 44 progetti e coinvolto 128 allievi sordi.
Nella nostra provincia sono tre gli istituti coinvolti: l’istituto comprensivo di Barge con il progetto “Parole tra le mani” (12.500 euro di finanziamento), l’istituto comprensivo “Grandis” di Cuneo con il progetto “Diamo voce ai segni” (9.270,05 euro) e l’istituto comprensivo Papa Giovanni XXIII con il progetto “La sordità a scuola 2024” (1.476 euro).
“Ogni studente deve poter realizzare pienamente il proprio percorso educativo - ha affermato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’Istruzione della Regione Piemonte -. Partiamo da questo assunto per affermare con forza come la Regione Piemonte, con questo intervento, intende ribadire il proprio impegno nel garantire il diritto allo studio degli studenti sordi, promuovendo il bilinguismo come strumento fondamentale per abbattere ogni barriera comunicativa”.
“Finanziare progetti innovativi e personalizzati non significa soltanto sostenere l’apprendimento della Lingua dei segni italiana, ma anche valorizzare un modello educativo che favorisce la collaborazione tra studenti sordi e udenti, creando una scuola capace di accogliere, integrare e sviluppare le potenzialità di tutti – ha concluso Chiorino - . I risultati raggiunti dimostrano l'importanza di investire nella formazione, con un'attenzione particolare alle esigenze di chi affronta sfide aggiuntive. Grazie a questa iniziativa, possiamo costruire una Nazione più giusta, dove ogni studente, indipendentemente dalle proprie caratteristiche, possa realizzare pienamente il proprio percorso educativo e professionale”.