Terremoto nel partito “Indipendenza”, costituito da Gianni Alemanno. Ieri sera, notte di San Silvestro, Alemanno, ex sindaco di Roma e già ministro dell’Agricoltura, è stato arrestato e portato nel carcere romano di Rebibbia.
Dopo la condanna definitiva a 22 mesi per traffico illecito di influenze, che gli era stata inflitta dai magistrati romani nell’ambito del processo dell’inchiesta “Mondo di Mezzo”, gli era stata concessa una misura alternativa al carcere da svolgere nel comunità sociale “Solidarietà e Speranza”.
Secondo l’accusa, Alemanno avrebbe violato gli obblighi disposti dal tribunale di sorveglianza di Roma: da qui l’arresto e la revoca dell’affidamento ai servizi sociali.
“Indipendenza”, partito costituitosi di recente, ha nel Cuneese come referente Beppe Lauria, consigliere comunale di Cuneo e segretario regionale del partito.
Ancora ieri, con un post sul suo profilo social, Lauria gli rivolgeva pubblicamente i suoi auguri con queste parole: “Oggi più di ieri un capo avrò. Buon anno Gianni Alemanno”.
Immaginiamo che la notizia dell’arresto abbia colto di sorpresa lui e i suoi amici che da mesi cercano di lanciare il piccolo partito, con temi propri della destra e della sinistra radicali.
Al momento non si registrano commenti in ambito locale.