Eros Pessina è una figura poliedrica nel panorama culturale e imprenditoriale italiano. Con una carriera che abbraccia la scrittura, la poesia e l'impresa, Pessina ha saputo coniugare la sua passione per l'arte con un'acuta sensibilità per il mondo degli affari. Nato in una famiglia con una lunga tradizione imprenditoriale, ha ereditato il comando della storica azienda Pessina, fondata nel 1895, specializzata nella produzione di segnaletica stradale e nella fornitura di equipaggiamenti per le Forze Armate e i Corpi di Polizia. Parallelamente, Eros Pessina è un rinomato poeta e scrittore, con numerosi premi e riconoscimenti al suo attivo. In questa intervista, esploreremo la sua visione per il futuro, il ruolo della cultura nell'era digitale e l'importanza della poesia e della scrittura nel rafforzare le connessioni umane. Un dialogo che promette di essere ricco di spunti e riflessioni profonde, offrendo uno sguardo unico sulla mente di un uomo che ha saputo fare della sua passione una missione di vita.
Come immagina il nuovo anno sia dal punto di vista imprenditoriale che artistico, e quali sono le sue speranze per il futuro?
Il nuovo anno porta sempre adrenalina e creatività. È una nuova pagina che si apre nel libro della vita e la si comincia a scrivere con entusiasmo, pensando alle cose lasciate nel vecchio e a quelle che vorremmo portare nel nuovo... lavoro, amori, fantasia, amicizie, nuovi libri in cantiere.
Il nuovo anno sarà certamente migliore di quelli passati, e lo dico da eterno ottimista coi piedi ben piantati per terra.....almeno non sarà bisestile. E per scaramanzia mi farò al più presto regalare un nuovo cornetto rosso portafortuna....
Personalmente ho molti progetti in cantiere, molte idee sia dal punto di vista imprenditoriale, sia artistico. L'azienda Pessina produce segnaletica stradale dal 1895 e vende prodotti per la sicurezza ed equipaggiamenti per le Forze Armate e Corpi di Polizia, quali protezioni balistiche.
Fra poco partiremo con l'associazione culturale di cui sono consigliere, " Il Mondo delle Idee ", con il nuovo bando del Premio letterario Rodolfo Valentino.
Anche il Premio letterario Jodorowski della Città di Vigone, con la Presidente Cristina Viotto, uscirà con nuova premiazione e poi nell'anno con un nuovo bando.
L'associazione romana Aises di cui sono Vicepresidente organizzerà convegni, trasmissioni e approfondimenti sulle tematiche relative alla sicurezza stradale.
Porterò i miei contributi nel CIG di Accredia a Roma ed in Uni a Milano ed al CEN di Bruxelles come esperto coordinatore nazionale.
In un mondo sempre più digitale, come pensa che evolverà il rapporto tra le persone e la cultura?
Il mondo digitale avvicinerà sempre più le persone alla cultura. La cultura è ormai a portata di un telefono cellulare, si può scaricare da internet qualsiasi cosa. Occorre però fare attenzione. Deve esserci nel nostro animo un sottofondo preparato per accogliere le novità culturali, la Bellezza descritta e narrata. Deve esserci curiosità in noi e voglia di imparare, di far nostre le emozioni altrui, di sperimentare nuove esperienze ed emozioni. Allora la possibilità di accedere facilmente alla cultura diventa magnifica risorsa.
Qual è il ruolo che la poesia e la scrittura possono avere nel rafforzare le connessioni umane nell'era moderna?
La poesia e la scrittura sono viaggi nell'anima, esperienze profonde del cuore e dello spirito. L'era moderna tende alla superficialità, al tutto subito. Anche negli amori. Non esistono quasi più il corteggiamento, le lettere e poesie d'amore fra innamorati. Non auspico un ritorno al passato, ma la rinnovata capacità di meditazione interiore in ciascuno e la scoperta e ricerca della nostra anima. Questo per ricercare sensazioni e sentimenti puri da poter condividere col mondo o con chi riteniamo.
Crede che la scrittura possa ancora essere un ponte efficace tra le persone? Se si, in che modo?
La scrittura è l'unico ponte fra le persone, insieme al dialogo. La scrittura porta linfa vitale fra le vene di chi scrive e di chi legge. Si instaura un meccanismo di crescita interiore e di conoscenza di sé stessi e del mondo.
Come prevede che cambieranno i rapporti e le relazioni tra le persone nel prossimo futuro, e quali sfide o opportunità vede in questo cambiamento?
Vede, il mondo va avanti e cambia. Che ci piaccia oppure no. Tutto cambia ma in fondo non possiamo tralasciare ciò che è alla base del nostro vivere, l'anima ed il cuore. I neuroni del cuore ragionano ed elaborano impulsi nervosi come il cervello stesso. Dobbiamo ascoltare la mente ma anche e soprattutto il cuore.
Con il suo cuore legato a Napoli, come pensa che le tradizioni culturali della città possano influenzare positivamente le relazioni umane nel nuovo anno?
Il mio cuore batte per l'Italia, fatta da mille borghi e infiniti dialetti. E certo è molto legato a Napoli. A quel mare dove a 28 anni ho visto aprendo la finestra della mia camera estiva di Posillipo i vogatori andar lungo la costa come la canoa nell'ultimo splendido film di Sorrentino. E laggiù Capri a navigare lenta. A distanza di molti anni sarò forse dal prossimo anno in forza alla squadra della Posillipo essendo allenatore di canottaggio.
E certo Napoli con la sua voglia di vivere e passione, dove ho ambientato il mio ultimo libro per la Sirena e Donna Luciana a cui l'ho dedicato, rappresenta un ponte fra culture da attraversare, per scoprire l'amore, la passione, l'arte del vivere in ogni sfaccettatura della vita. L'uomo deve fondere con la sperimentazione culture diverse per raggiungere l'essenza dell'amore e della conoscenza. Con una delle associazioni culturali di cui faccio parte, "Uomini di mondo" con il Presidente Danilo Paparelli, uniamo proprio Cuneo ed il Piemonte a Napoli ed alla Campania, attraverso la figura di Toto' che ha fatto il militare a Cuneo.
Quali pensa saranno le tendenze culturali e artistiche che emergeranno nel nuovo anno, e come desidera contribuire a queste evoluzioni?
La cultura e l'arte si evolvono continuamente, si adeguano alla società e molte volte la anticipano, modellandola, creando esigenze e dando risposte alle mutate condizioni socio politiche ed economiche. Personalmente credo che la corrente culturale del mitomodernismo crescerà e si evolverà nella società. Ma certamente avranno spazio molte altre correnti culturali che si adatteranno e svilupperanno per dare risposte alla nostra sete di verità, libertà e giustizia.
Da parte mia continuerò il mio impegno come Consigliere nell'associazione "Il Mondo delle Idee", nell'organizzazione di convegni letterali e presentazioni di libri, nella realizzazione insieme ai colleghi dell'associazione ed alla Presidente Chicca Morone, del Premio letterario Rodolfo Valentino.
Ci aspettano convegni e presentazioni di libri in molte zone d'Italia, dove porteremo le tre "e" del mitomodernismo ovvero il poeta eretico, eroico ed erotico.
L'impegno di migliorare noi stessi in ogni ambito lo porterò anche in quello lavorativo tramite l'associazione Aises a Roma di cui sono Vicepresidente, con la Presidente Gabriella Gherardi.
In che modo la sua esperienza imprenditoriale combinata con la passione per la poesia può influenzare positivamente il rapporto tra le persone e l'arte?
L'imprenditore è un creativo, che sa con il rischio della sua impresa investire e gestire lavoro per creare ricchezza. Senza presunzione di modestia, penso che un imprenditore poeta sappia tenere i piedi ben piantati per terra e con la mente guardare il mondo da una visione alta e spaziale, molto lungimirante e profonda. Ecco, dovrebbero esistere molti imprenditori poeti, politici poeti, legislatori poeti. Forse il mondo andrebbe meglio. Anche se non dovrei essere io a dirlo, ma certamente la logica ed il parlar dei cuori.
Come vede il ruolo della tecnologia nel cambiare le modalità con cui le persone fruiscono dell'arte e della cultura?
La tecnologia è entrata in ogni angolo della nostra vita. Ed io, da persona ottimista che crede profondamente nella capacità dell'uomo di costruire per migliorare la propria vita, vedo il futuro tecnologico come un qualcosa che ci salverà. La tecnologia nella cultura già permette oggi a chiunque di essere connesso con i pensieri del mondo, di poter raggiungere con scritti, pensieri e parole qualsiasi lontano angolo della terra. Ovvio che ciò porta dietro molte problematiche relativamente a chi gestisce i canali di comunicazione di massa, sulla divulgazione della cultura. Ma certamente i lati negativi sono minori dei positivi e vale la pena di correre qualsiasi rischio. Poiché ne vale del progresso dell'uomo e delle sue capacità.
Con la sua profonda connessione a Napoli, come crede che le tradizioni e la cultura napoletana possano arricchire le relazioni tra le persone nel futuro?
Vede, la tradizione e cultura napoletana rappresentano estro ed apertura culturale immensa. La commedia napoletana è arte, è vita. Rappresenta l'amore, la vita, gioia, dolori, raccontata in modo magico e profondo. In generale tutta la cultura del sud è gioia e creatività e si amalgama, si fonde con tutte le culture delle altre regioni, per creare la magnifica cultura italiana di cui siamo fieri nel mondo.
Pensiamo ai fantastici film con Toto', napoletano, e Macario, uno dei migliori comici torinesi. L'Italia dovrebbe vivere di cultura e turismo, ma qui stiamo entrando in un altro campo...