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Attualità | 29 dicembre 2024, 13:03

“Quel giorno fra i tanti…”: al teatro civico di Caraglio gli ottant’anni dall’uccisione dei 7 martiri

Appuntamento questo pomeriggio, domenica 29 dicembre, alle ore 18 con una toccante rappresentazione teatrale a cura del Teatrino al forno del pane “Giorgio Buridan” dedicata ai sette martiri

“Quel giorno fra i tanti…”: al teatro civico di Caraglio gli ottant’anni dall’uccisione dei 7 martiri

Sono trascorsi ottant’anni a Caraglio da quel 30 dicembre 1944, quando sette cittadini furono uccisi per rappresaglia. Per l’occasione, questo pomeriggio, domenica 29 dicembre, il teatro civico ospiterà alle ore 18 “Quel giorno fra i tanti…”, toccante rappresentazione teatrale a cura del Teatrino al forno del pane “Giorgio Buridan” dedicata ai sette martiri.

Come oggi, il 29 dicembre 1944 veniva ucciso da uno sconosciuto un repubblichino, uomo della Monterosa, la Divisione Alpina della Repubblica sociale italiana che affiancava i tedeschi dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. II giorno successivo, il 30 dicembre, la mattina arrivarono in grandi forze da Cuneo le brigate nere: arrestarono molte persone, tra esse ne furono trattenute sette.

A ventiquattro ore dall'uccisione del repubblichino, nello stesso posto, ossia lungo la strada per Dronero davanti a un cancello di ferro, vennero uccisi per rappresaglia con i mitra i sette cittadini caragliesi. Il più giovane aveva 20 anni, il più anziano 66 anni: furono scelti alcuni per avere qualche relazione con l'antifascismo, altri a caso.

Oggi pomeriggio il Teatrino al forno del pane "Giorgio Buridan", associazione con sede a Vallera di Caraglio, riproporrà in spettacolo, ad ottanta anni dai tragici avvenimenti, un testo che ha già visto rappresentazioni, la prima volta nel dicembre del 2008.

Si è voluto dare voce agli uccisi - dice l’attrice Maria Silvia Caffari, curatrice dei testi e dello spettacolo - collocando la loro morte in un contesto più vasto, nella storia del primo Novecento: una storia di guerra di cui sempre meno sono i testimoni e che sempre più richiede di essere ricordata e studiata. La nuova rappresentazione è costituita da parti registrate da quella lontana edizione, in cui i ragazzini ora intorno ai vent'anni, potranno riconoscersi a così tanta distanza d'anni, e da una parte dal vivo nella interpretazione di vecchi e nuovi attori adulti, nei brevi monologhi dei sette martiri. Saranno proiettate immagini a illustrare gli ambienti immaginandoli visioni dei prigionieri e della gente, in quel tempo in una atmosfera invernale di attesa e di dramma imminente.

Ad interpretare i sette martiri saranno Manfredi Rosso (N.Anitrini), Giovanni Giraudo (S.Bottasso), Flavio Riccomagno (A.Casasso), Gabriele Mattiauda (G.Mattiauda), Valter Abbà (D.Piasco), Mario Cottura (G.Rebuffo), Guido Martini (B.Serra). Frammenti poetici vedranno invece protagoniste Giuliana Macario e Cinzia Pellegrino, mentre per la narrazione, canto e fisarmonica Aorelio Pellegrino. Tecnici proiezioni, luci e suoni sono Desy Massa e Claudio Berta mentre le scelte musicali vedono il contributo di Luciano Tallone. Testi e cura di Maria Silvia Caffari.

Beatrice Condorelli

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