Dopo numerose segnalazioni legate ai disagi nel pagamento del free flow per la tratta Castagnito-Tangenziale Asti il direttivo dell'Osservatorio per la tutela del Paesaggio di Langhe e Roero invia alla nostra redazione l'ultima vicessitudine di un utente, concludendo con la richiesta al presidente del Piemonte di rendere pubblici i singoli dati di traffico mensile.
Di seguito pubblichiamo.
Vi vogliamo raccontare una delle tante storie che ci arrivano, un regalo di Natale.
Un utente il 23/12 transita sotto il free flow per percorrere la tratta Castagnito/TangenzialeAsti e ritorno. Il 26/12, inserendo la targa nel sistema informativo AtCn, rileva che dovrebbe pagare ben 14,02€. Dopo aver accertato dal sito che il costo delle due tratte (a/r) é di 5.38€, non capisce in cosa consista la differenza
Infatti la videata che gli viene presentata (allegata) non è chiara, dice solo: - transito non pagato sistema free flow: 5,38€ - Rmpp su sistemi free flow: 2,44€ - Spese extra 6,2€ Il nostro utente che ha confidenza con la tecnologia, dote rara, indagando sul sito rileva che “Rmpp” significa “Rapporto di mancato pagamento”, ma continua a non capirci e quindi decide di registrarsi per poter avere più informazioni. Anche se “persona Smart”, come si dice oggi, perde parecchio tempo per inserire tutti i dati: ma finalmente riesce a vedere i “pagamenti occasionali”. A questo punto però non dispone di altre informazioni aggiuntive e non gli resta quindi che chiamare il call center (800033021). Dalla telefonata emerge quanto segue: - l’utente (a sua insaputa, perché pensava di aver aggirato i portali accesi nel suo viaggio) é transitato sotto i portali 1 e 2 (Costigliole/Govone - Isola d’Asti) il 24 Novembre: il transito viene caricato come costo, ma non dettagliato e dovrebbe essere per deduzione di 2,44€. - per un complicato marchingegno del sito stesso (nel momento della registrazione pare non abbia fleggato un certo campo), l’utente non può più vedere i transiti avvenuti prima della sua registrazione sul medesimo e neanche pagare il transito di novembre: l’addetto al call center gli suggerisce di usare una secondo indirizzo email per pagare. - a questo punto l’utente prova ad usare la mail del figlio per pagare e gli compare “errore di piattaforma”. Richiama ancora il call center e l’operatore gli dice che non è possibile che ci sia un problema, ma alla fine prende atto che la piattaforma è in crash: a quel punto gli viene detto che più tardi tornerà operativa e di riprovare entro le ore 17. La triste conclusione é che l’utente non è ancora riuscito a pagare e ha perso un sacco di tempo. In realtà rimane comunque un debito di 6,2€ per spese oltre ai pedaggi. Questo sarebbe il sistema agile, veloce, efficiente che viene dichiarato dalla pubblicità?
Nel merito poi di questo caso ci poniamo alcune domande: 1. Perché l’utente non ha ricevuto a casa la lettera con il bollettino per il pagamento del transito del 24 Novembre? 2. Che logica ha per un pedaggio di 2.44€ dover pagare ben 6.2€ di spese? Ricordiamo ai lettori i Termini di pagamento e gli oneri di accertamento previsti dal gestore:
Il mancato pagamento può essere pagato senza aggravio di spese entro 15gg dalla data di emissione
- I clienti che non effettueranno il pagamento entro 15 gg dal transito riceveranno per posta all’indirizzo di residenza dell’intestatario dell’auto una lettera di sollecito con le spese di accertamento
- Il mancato versamento di quanto dovuto comporterà il recupero forzoso del credito con il conseguente aggravio delle spese a carico del debitore: in tal caso i relativi atti potranno essere trasmessi alla Polizia Stradale per la conseguente contestazione delle sanzioni amministrative. Questa prevede il pagamento di una somma da € 87,00 ad € 344,00 e la decurtazione di 2 punti dalla patente di guida dell'effettivo trasgressore.
L’Osservatorio da anni afferma: il sistema free flow sulla A33 è un sistema perverso. Sta creando un sacco di problemi, già ora quando ci sono solo 3 portali attivi su 8. Proviamo a pensare che cosa potrà succedere ad autostrada completamente aperta al traffico: sicuramente pochi useranno la Asti-Cuneo e saranno sempre più intasate le strade provinciali.
A questo riguardo chiediamo al Presidente Cirio di rendere pubblici i singoli dati di traffico mensili, da marzo a dicembre 2024 inclusi, relativi ai portali 1,2,3,4,6, già installati.