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Attualità | 29 dicembre 2024, 07:05

Fossano, Balocco chiede un’ulteriore pausa di riflessione su Alpi Acque

La minoranza di centrosinistra vota contro la modifica dello statuto e invita il sindaco ad attivarsi per far valere nelle sedi opportune il 64% del pacchetto azionario. “Rischiamo che nessuno ci voglia riconoscere il valore di un patrimonio che ci appartiene”

Fossano, Balocco chiede un’ulteriore pausa di riflessione su Alpi Acque

“Non è in discussione il principio dell’acqua pubblica, ma esclusivamente il tema di un patrimonio che appartiene alla nostra comunità”. 

Con queste parole Francesco Balocco, candidato sindaco del centrosinistra civico e ora consigliere di minoranza, è intervenuto venerdì sera in Consiglio comunale a Fossano per chiedere un rinvio alla modifica dello statuto di Alpi Acque, la società a capitale misto pubblico-privato che entrerà a far parte di CoGeSi .

Ricordiamo che Fossano era stato uno dei Comuni capofila quando venne istituita Alpi Acque detenendo il pacchetto di azioni più rilevante all’interno della società che ricomprendeva, accanto a soci privati, parecchi altri Comuni del Fossanese, Saviglianese e Saluzzese.

“Non è così urgente la decisione. Ci sono ancora tre mesi di tempo. Il sindaco – ha affermato Balocco -  mandi l’assessore Dogliani a trattare per far valere quel 64% del pacchetto azionario che Fossano deteneva in Alpi Acque e che rischiamo di perdere completamente. È un invito che rivolgo non come oppositore ma come fossanese per vedere in qualche misura tutelate risorse di cui, come amministrazione comunale, abbiamo bisogno. Facciamo valere il nostro potere di contrattazione, non fidiamoci di semplici promesse verbali”.

“L’attuale presidente della società (Simone Mauro) dirige con criteri professionali la partita, ma noi, come amministratori pubblici – ha esortato ancora Balocco - dobbiamo far sentire la nostra voce in merito alle quote azionarie. Pensaci sindaco”.

Dario Tallone, dal canto suo, ha cercato di spiegare che tutti in Comuni di varie tendenze politiche in questi giorni stanno procedendo nella medesima direzione.

Sulla questione è intervenuto da Roma, dov’era collegato da Palazzo Madama, il senatore e consigliere comunale fossanese Giorgio Bergesio.

Siamo stati messi in croce – ha sostenuto Bergesio replicando a Balocco – perché in passato non eravamo schierati con sufficiente determinazione a favore della gestione pubblica dell’ acqua. Ora ci troviamo a parti rovesciate. Non vedo motivo, con questo passaggio, di perdita del nostro ruolo. Sono importanti – ha puntualizzato Bergesio - i patti parasociali ed è in quel contesto che dovremo far valere le nostre ragioni e il nostro peso. Non possiamo permetterci un rinvio, dobbiamo approvare oggi per evitare ritardi nell’entrata in funzione di CoGeSi”. 

La modifica dello statuto e l’altro punto all’ordine del giorno a questo collegato hanno ottenuto il voto favorevole della maggioranza, mentre la minoranza ha votato contro.

Giampaolo Testa     

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