Ieri sera, venerdì 27 dicembre, intorno alle 21,30, il Consiglio comunale di Fossano ha finalmente approvato il bilancio di previsione e tutte le delibere ad esso conseguenti.
Un’approvazione a maggioranza, col voto contrario della minoranza civica di centrosinistra, che ha però riconfermato l’assenza di due gruppi di maggioranza, Forza Italia e Fossano in Azione.
Questa la nota stampa inviata in serata dai consiglieri Mario Tortone (Forza Italia) e Matteo Blengino (Fossano in Azione). "Abbiamo nuovamente comunicato alla segreteria generale la nostra assenza. Al contempo, facendo seguito ad una medesima richiesta formulata due mesi fa dagli assessori Pellegrino e Dogliani a nome dei nostri due gruppi e tuttora inevasa, abbiamo inviato al sindaco Tallone una seconda richiesta di incontro: sarà quello il luogo per fornire le nostre considerazioni in merito al miglioramento del rapporto con l'intera maggioranza e non solo con i due gruppi che rappresentiamo così come siamo certi che, attraverso la sua esperienza, potrà fornire a noi ed agli altri colleghi gli strumenti per ulteriormente migliorare il nostro apporto al governo della città.”
Presente invece questa volta il gruppo di Fratelli d’Italia, che, una settimana fa, aveva invece registrato la defezione di due consiglieri.
“Volevamo conoscere per poter deliberare – ha spiegato in aula la consigliera Tiziana Airaldi - perché ci sentivamo poco coinvolti: questa era la nostra richiesta che non aveva secondi fini”.
Il bilancio del Comune di Fossano pareggia su una cifra di 28 milioni e 300 mila euro.
Il sindaco Dario Tallone, in un intervento prevalentemente tecnico, non ha comunque mancato di difendere le scelte della sua amministrazione.: “Abbiamo mantenuto invariata la pressione fiscale – ha detto - con particolare attenzione alle famiglie con figli e alle fasce sociali più deboli”.
Contestazioni al documento finanziario sono giunte dai consiglieri di minoranza Paolo Lingua, Simona Ballario e Lorenzo Cassine.
Francesco Balocco, già candidato sindaco nella recente tornata amministrativa di giugno, ha fatto notare la reiterata assenza di due gruppi di maggioranza: “Queste schermaglie – ha affermato – stanno portando l’amministrazione ad una totale paralisi che penalizzerà la città”.
Al senatore Giorgio Bergesio, collegato da Palazzo Madama, il compito di cercare di smussare le spigolosità. “La nuova amministrazione si è insediata da appena sei mesi e per consentire un adeguato rodaggio serve almeno un anno. Prendo atto – ha sostenuto il senatore leghista – che esistono dei rapporti dialettici e non ne sono scandalizzato perché fanno parte della logica dei governi di coalizione. Si tratta di problemi non irrisolvibili che andranno affrontati”.
Approvato il bilancio, restano i mal di pancia nella maggioranza di centrodestra a traino leghista che dal 2019 ha in mano le redini del governo della Città degli Acaja.