Ogni anno, stessa storia: il tormentone è sempre «Cosa fai a Capodanno?». La compagnia, il countdown, il brindisi, la lingerie rossa: questa è un po’ la costante del 31 dicembre.
Ci sono tanti modi per vivere in maniera diversa, potremmo dire “alternativa”, la notte di San Silvestro e così a Bra il veglione diventa veglia. È un “Capodanno diverso” quello organizzato dalle Sorelle Clarisse. Non in piazza o al ristorante, né in discoteca o in casa. Ma in monastero.
L’appuntamento è per martedì 31 dicembre presso la chiesa in viale Madonna dei Fiori, 3 per un’esperienza di bellezza, di fraternità e di gioia. Si comincia alle ore 22 con il rosario per la pace, alle ore 22.30 l’adorazione eucaristica guidata, alle ore 23.30 la prima Messa del nuovo anno nella solennità della Madre di Dio. E dopo la mezzanotte lo scambio di auguri.
Sempre più persone hanno deciso di trascorrere nella preghiera il passaggio tra vecchio e nuovo anno in compagnia delle monache braidesi. Il tutto lontano dal caos dei festeggiamenti.
Iniziare il 2025 con l’eucaristia e non con botti o cenoni, vuole essere segno di affidamento al Signore e alla Vergine Maria, particolarmente nella Giornata mondiale della pace che cade il 1º gennaio di ogni anno.
Scopo della Giornata è dedicare il giorno di Capodanno alla riflessione ed alla preghiera per la pace. La ricorrenza è stata istituita da papa Paolo VI ed è stata celebrata per la prima volta il 1º gennaio 1968. Quest’anno ricorre quindi la 58° Giornata mondiale della pace e il messaggio di papa Francesco è collegato all’Anno Santo della speranza: «Rimetti a noi i nostri debiti: concedici la tua pace».