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Attualità | 22 dicembre 2024, 16:30

Farinel/ I miei auguri di Natale a chi crea valore per il nostro territorio

In settimane in cui le Langhe e il Roero vengono tradite ancora una volta dalle multinazionali come Diageo e Dana, emerge l’esempio dell’imprenditrice cortemiliese Paola Veglio e di tanti imprenditori che proseguono l’opera di Adriano Olivetti che punta a creare valore prima che profitto

Farinel/ I miei auguri di Natale a chi crea valore per il nostro territorio

Quando l’imprenditoria diventa finanza la tecnica si impadronisce dell’umanità e bastano alcuni scricchiolii per licenziare centinaia di persone. È ciò che è successo con i recenti casi della Diageo con l’annuncio della chiusura dello stabilimento di Santa Vittoria.

In settimana è arrivata poi la notizia che il gruppo Dana, multinazionale statunitense del settore meccanico, ha messo in vendita i suoi stabilimenti italiani, a partire da quelli di Sommariva Perno e Cervere che, al momento, danno lavoro a circa 400 persone.

Anche in questo caso una fredda nota ha gelato i dipendenti. Nota in cui l’azienda annuncia di aver affidato a Goldman Sachs e Morgan & Stanley & l’incarico di vendere senza però definire tempi precisi.

Aziende un tempo fiore all’occhiello che oggi chiudono con in comune proprietà che arrivano da lontano che trattano il mondo come un Risiko e si muovono unicamente con logiche finanziarie. Se uno stabilimento rende meno o viene ritenuto non più così strategico lo si chiude e si passa oltre, fine dei giochi.

Si tira una riga sui luoghi, sulle persone, sulle storie e si va avanti in nome della finanza e del profitto: la tecnica che supera l’etica e che ci porta verso un futuro di numeri che dominerà l’umanità.

Forse.

Perché questa è anche la settimana in cui un mio articolo uscito sul Corriere della Sera diventa uno degli articoli più letti in Italia.

È la storia, ormai arcinota dell’imprenditrice Paola Veglio, che ha deciso di regalare ai propri dipendenti 500 euro da spendere unicamente nei negozi di Cortemilia. Una decisione semplice quanto geniale perché questo vorrà dire immettere in pochi giorni oltre 70 mila euro (145 i dipendenti della sua Brovind), nelle attività cortemiliesi. Una vera e propria boccata d’ossigeno.

Non è un’iniziativa isolata perché Paola Veglio sta completando la riqualificazione dell’area ex Miroglio rimasta abbandonata per decenni, ha riaperto il ristorante con pizzeria che mancava in centro al paese da oltre tre anni per permettere ai propri collaboratori di mangiare un pranzo di grande qualità con un costo di 2 euro.

Dipendenti che hanno a disposizione l’asilo nido gratuitamente: «Restare in un piccolo territorio di 2100 abitanti richiede determinazione e una buona dose di coraggio, ma noi siamo convinti che ne valga la pena. Sosteniamo chi sceglie di restare qui, impiegando prevalentemente persone del posto e promuovendo attivamente l’inserimento dei giovani locali nella nostra azienda. Crediamo fermamente che creare valore e contribuire alla comunità siano fondamentali per mantenerla viva. In cambio, riceviamo impegno, entusiasmo e partecipazione, elementi essenziali per crescere e affrontare il futuro con fiducia», ha spiegato Paola Veglio.

L’articolo uscito sul Corriere Torino e rilanciato dal Corriere della Sera è stato letto 2 milioni di volte ed è diventato uno dei pezzi più letti della settimana a livello nazionale, segno di quanto ci sia bisogno di storie come questa.

Di imprenditori come Paola Veglio che creano valore e non finanza, che pensano che il welfare sia la via per non perdere forza lavoro, ma anche per sostenere le realtà in cui vivono.

Per fortuna gli imprenditori alla Paola Veglio sono molti, non è un caso che Adriano Olivetti sia nato in una piccola città di provincia piemontese, come Michele Ferrero, come tanti degli imprenditori che hanno dato vita ad aziende che oggi permettono al nostro territorio e al nostro paese di sopravvivere.

I miei auguri per questo Natale vanno a tutte le persone che hanno saputo creare valore e lavoro prima che ricchezza perché a loro hanno modo hanno lavorato per il prossimo prima che per sé stessi. Il mio augurio è che possano continuare a farlo e che possano fare sempre maggiori proseliti, perché c’è un grande bisogno di imprenditori in grado di creare valore.

Buon Natale!

Marcello Pasquero

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