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Attualità | 20 dicembre 2024, 10:18

Saluzzo, il Consiglio comunale si divide sul biodigestore Sedamyl

I tre esponenti della minoranza presenti in aula, Damiano, Capitini e Giordana, hanno votato contro la variante urbanistica. Lunedì 23 dicembre in Provincia la Conferenza dei Servizi che dovrà esprimere il giudizio di merito

Gli impianti Sedamyl a Saluzzo

Gli impianti Sedamyl a Saluzzo

Oltre al bilancio, era uno dei temi più rilevanti all’ordine del giorno del Consiglio comunale di Saluzzo, svoltosi ieri sera, giovedì 19 dicembre.

L’aula doveva esprimersi sulla variante urbanistica del progetto che la Sedamyl , una delle più importanti aziende saluzzesi, ha richiesto per la realizzazione di un impianto di produzione di biometano.

Si tratta di un biodigestore interno che, utilizzando i materiali di scarto del ciclo produttivo, produrrà metano da riutilizzare come fonte di energia per lo stabilimento.

Ad illustrare la variante il presidente della Commissione Urbanistica comunale, Roberto Bertola, il quale ha spiegato come, in due sedute, la Commissione avesse approfondito nel dettaglio la questione.

Bertola ha ricordato come al Comune spettasse unicamente l’aspetto urbanistico, essendo poi la Conferenza dei Servizi, convocata per lunedì 23 dicembre in Provincia, a dover esprimere il parere di merito.

Il capogruppo di minoranza, Giovanni Damiano, si è dichiarato perplesso sull’altezza (sedici metri) del sei torri previste, mentre il collega Nicolò Giordana ha posto interrogativi per la vicinanza della pista di atterraggio dell’elisoccorso presso la sede della Croce Verde e sull’aspetto igienico-sanitario.

Damiano ha ribadito la richiesta, già avanzata in sede di Commissione Urbanistica, di ridurne l’altezza abbassando il piano campagna, ma Bertola ha spiegato che i progettisti dell’impianto hanno risposto che tecnicamente la modifica non è fattibile.

Per ciò che riguarda i quesiti posti da Giordana, Bertola ha detto che questi aspetti saranno al vaglio della Conferenza dei Servizi.

Gli esponenti della minoranza – erano presenti in aula solo tre: Giovanni Damiano, Claudio Capitini e Nicolò Giordana - si sono dichiarati non soddisfatti delle risposte ottenute e hanno votato contro l’ipotesi di variante urbanistica ritenendo che l’impianto, così come proposto, sia eccessivamente impattante.

La variante urbanistica al piano regolatore è stata comunque approvata avendo ottenuto il parere favorevole di tutti i consiglieri della maggioranza di “Insieme si può”.

Giampaolo Testa  

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