Cronaca - 20 dicembre 2024, 16:48

La ministra cuneese Daniela Garnero Santanchè indagata per bancarotta fraudolenta di Ki Group

Le società della senatrice di Fratelli d’Italia sono da mesi oggetto di indagini da parte della Procura della Repubblica di Milano

Nuovi guai giudiziari per la ministra del Turismo di natali cuneesi, Daniele Garnero Santanchè.

Lei, l'ex compagno Giovanni Canio Mazzaro con il fratello Michele Mazzaro, Antonino Schemoz e altre due persone sono indagate dalla Procura di Milano per la bancarotta fraudolenta di Ki Group srl, una delle società del gruppo del bio-food un tempo guidato dalla senatrice di Fratelli d'Italia.

“L'iscrizione della ministra – scrive l’agenzia Ansa - si evince dall'atto di proroga delle indagini, concesso dal gip ai pm e notificato lo scorso 19 novembre. Il tribunale fallimentare lo scorso gennaio ha dichiarato la liquidazione giudiziale della società con un "passivo" per oltre 8,6 milioni di euro”.  

Prosegue la nota stampa dell’Ansa: “Ki Group srl è stata la prima delle società del gruppo bio, di cui la ministra è stata presidente fino al 2021 e che ha avuto tra gli amministratori anche l'ex compagno della senatrice Giovanni Canio Mazzaro, a finire in liquidazione giudiziale. L'ultima invece è stata Bioera, dichiarata 'fallita' lo scorso 4 dicembre. Dunque a Milano la senatrice di Fratelli d'Italia, già imputata con altre persone per i casi Visibilia, uno per truffa aggravata all'Inps sulla cassa integrazione nel periodo Covid ( la Cassazione dovrà decidere sulla competenza territoriale) e l'altro per false comunicazioni sociali (il 17 gennaio ci sarà la decisione del gup (giudice per l’udienza preliminare) in merito alla richiesta di rinvio a giudizio), avrà un nuovo procedimento da affrontare con un'accusa che inizialmente le era stata contestata anche per Visibilia, ma che è poi caduta dopo la revoca da parte della Procura della istanza di liquidazione giudiziale della Concessionaria. L'inchiesta per bancarotta relativa a Ki Group srl è sempre coordinata dai pm Marina Gravina, Luigi Luzi e dall'aggiunto Roberto Pellicano”.

Redazione